Biesse a grandi passi verso la fabbrica verde

Il gruppo ha presentato il bilancio di sostenibilità del 2021: sopra i capannoni installati 16mila metri quadrati di pannelli fotovoltaici

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Verso una fabbrica verde. La Biesse sta procedendo su questa strada e lo ha certificato presentando il bilancio di sostenibilità 2021. Questi i numeri di riferimento: 100% di energia elettrica acquistata è proveniente da fonti rinnovabili e questa scelta ha evitato una emissione nell’aria di 5.470 tonnellate di Co2. Sopra i capannoni anche 16mila metri quadrati di pannelli fotovoltaici che hanno portato a 668 tonnellate sempre di Co2 non emesse. C’è poi un altro particolare all’interno di questo documento: il 91% dei rifiuti prodotti non è pericoloso.

Passi a cui sicuramente crede Roberto Selci, Ad del gruppo di famiglia, che non commenta i report per la Borsa, ma su questa svolta green spende una parola: "Come avevamo anticipato lo scorso anno, dichiarandoci in grado di creare un nuovo modello di business coerente con le nostre aspettative di crescita e resiliente ai cambiamenti di mercato – dice Selci – oggi possiamo dire che questa trasformazione ha preso forma e ci permetterà di affrontare le sfide del domani in modo più efficace". Dopodiché Roberto Selci ringrazia tutto il personale del gruppo per il contributo dato per arrivare "a creare un business di valore".

Tra chi parte e chi arriva, proprio per dare sempre maggior corpo a questa linea green, sale di livello all’interno del gruppo, con la carica di corporate social responsability manager, Sofia Provenzano che già lavorava occupandosi di queste tematiche in Biesse.

Una linea, quella intrapresa dalla Biesse, che non guarda solamente al ‘pollice verde’, perché in questo ambito sociale rientrano anche tutte quelle attività che fanno parte del rapporto azienda-territorio perché nel corso del 2021 Biesse ha continuato a sostenere le iniziative di carattere sociale, culturale, artistico ed anche sportivo.

Tutto questo ha permesso all’azienda della famiglia Selci, che occupa oltre 4000 dipendenti, di ottenere nuove certificazione. E viene anche sottolineato il fatto che negli 8 impianti produttivi, tra Italia e India, il 93% degli acquisti avviene da fornitori locali. Questo documento arriva dopo la presentazione della prima trimestrale del 2022 con risultati in forte crescita rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno. Numeri che hanno portato il titolo a chiudere con un balzo dell11% nel giorno della presentazione dei dati.