Bimbo morto per otite, chiesta la condanna per i genitori

L’udienza è stata rinviata per repliche al 6 giugno quando si deciderà anche sul rinvio a giudizio o meno del medico Mecozzi che aveva in cura il piccolo

Mecozzi e il legale,  il giorno dell’audizione all’Ordine dei Medici (Fotoprint)

Mecozzi e il legale, il giorno dell’audizione all’Ordine dei Medici (Fotoprint)

Ancona, 4 aprile 2019 - Morì per l’otite curata con prodotti omeopatici. Chiesti tre mesi di condanna per i genitori di Francesco Bonifazi, il bimbo di 7 anni, di Cagli, deceduto il 27 maggio di due anni fa al Salesi dove era arrivato in gravi condizioni per una otite batterica bilaterale (VIDEO). Le richieste sono state formulate questa mattina dal pm Daniele Paci durante l’udienza preliminare dove si procede con il giudizio abbreviato.

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Il bimbo morto per otite curata con l’omeopatia
Il bimbo morto per otite curata con l’omeopatia

L’udienza è stata rinviata per repliche al 6 giugno quando si deciderà anche sul rinvio a giudizio o meno del medico di Pesaro che aveva in cura il bambino, Massimiliano Mecozzi. Un medico specializzato in omeopatia, accusato di aver consigliato ai genitori di curarlo con preparati omeopatici invece che con antibiotici.

Dopo il brusco peggioramento delle sue condizioni, il bimbo era stato portato all'ospedale di Urbino e poi trasferito al Salesi di Ancona. Il disperato intervento a cui era stato sottoposto nella notte tra il 23 e il 24 maggio si era rivelato inutile e il bimbo era deceduto tre giorni dopo. Le richiesta di pena per i genitori sono state avanzate dal pm Daniele Paci. La difesa, sostenuta dall'avvoato Federico Gori, sostiene che i genitori non ebbero un approccio integralista a favore di una cura omeopatica e che si affidarono al medico che invece avrebbe dovuto percepire la progressione dell'otite, degenerata in encefalite, e consigliare altre terapie. Nella sua arringa l'avvocato Fabio Palazzo, legale di Mecozzi, ha escluso la responsabilità del medico. Prima delle decisioni del gup nella prossima udienza le parti potranno parlare per le rispettive repliche.