Biodigestore, Feronia pronta a partire "Avanti anche senza gli incentivi"

"E’ andata come ci aspettavamo vista la qualità del progetto e la mole di chiarimenti e di documenti che ci è stata richiesta". Feronia, dopo il via libera della Provincia e in attesa dell’autorizzazione cartacea, si prepara a costruire il biodigestore da 40mila tonnellate: in provincia sarà la prima. I lavori potrebbero partire entro l’anno e neppure l’ annunciato ricorso al Tar sembra preoccupare più di tanto la società che ribadisce attraverso l’ad Francesco De Angelis: "Abbiamo messo tutti gli enti nella condizioni di approfondire ogni tematica, con il risultato che la nostra autorizzazione ha le spalle larghe". E ancora: "Pensiamo di aver fatto un ottimo progetto, anche dal punto di vista architettonico, che sarà un vero e proprio fiore all’occhiello del territorio: un impianto moderno e completamente inodore. I Comuni che hanno paura dell’arrivo del biodigestore capiranno che non c’è motivo di preoccuparsi, che sarà una opportunità per il territorio (il riferimento è al risanamento della discarica di Barchi ndr), non creerà nessun problema, anzi porterà lavoro, tra i 10e i 13 addetti". Insomma Feronia non si fa intimorire neppure degli eventuali ricorsi al Tar convinta che non ce ne siano i presupposti giuridici. La società una volta ricevuta l’autorizzazione non ha alcuna intenzione di tirare fuori l’ascia di guerra: "Noi abbiamo voglia di collaborare e ragionare – insiste De Angelis – con gli amministratori per individuare soluzioni positive per tutti".

DE Angelis sarete i primi a partire, ma potreste avere altri due concorrenti: Aset e Mms? "In Italia ci sono in corso tanti progetti ma c’è ancora una carenza impiantistica importante: il 40-50% dell’organico (forsu) prodotto tra Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio attualmente viene portato negli impianti di Brescia, Bergamo e Padova. Il nostro impianto è stato pensato per il bacino delle province di Pesaro e di Ancona. Saremo contenti di collaborare con aziende come Mms e Aset, guidate da persone e management capaci. Noi non vogliamo fare l’asso pigliatutto, siamo disponibili alla collaborazione, ma se non manifesteranno questa volontà ne prenderemo atto perché ognuno è libero di scegliere la propria strada. Siamo consapevoli del valore della nostra autorizzazione e, con grande umiltà, siamo disponibili a dialogare con chi opera sul territorio (tra l’altro Feronia ha partecipato alla manifestazione d’interesse indetta dal Comune di Fano per individuare il partner di Aset nella costruzione del biodigestore ndr)". Il 31 dicembre 2022 scadono gli incentivi per questo tipo di impianti: vi attendete una proroga e che farete nel caso non dovesse arrivare? "E’ vero, il Decreto che incentiva il biometano scade il 31 dicembre 2022. In realtà potremmo realizzare l’impianto anche senza gli incentivi".

Anna Marchetti