Biodigestore, Ucchielli strappa Rinviata la conferenza dei servizi

Il primo cittadino di Vallefoglia in una lettera a Marche Multiservizi chiede di "rivedere il progetto" e fa riferimento al ruolo di Aset nella partita di Barchi. La Provincia costretta a prendere tempo

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"Non si può fare in sei giorni quello che non è stato fatto in sei anni". Così Palmiro Ucchielli sindaco di Vallefoglia, terzo comune della Provincia. Si è messo di traverso sul biodigestore che si dovrebbe realizzare a Talacchio. Lo scontro era nell’aria già da un po’ di tempo. E che la situazione non è matura lo ha capito anche il presidente della Provincia Giuseppe Paolini che nella giornata di ieri ha rinviato sine die la conferenza dei servizi proprio sull’autorizzazione alla costruzione del biodigestore che si dovrebbe realizzare attraverso la società "Green Factory" controllata da Marche Multiservizi. Una situazione tutt’altro che facile e con scenari di non di immediata lettura, quella che si sta aprendo. E quando Ucchielli parla di sei anni persi pensa anche al progetto di ‘Feronia’ approvato per Barchi e quindi Fano. Quella Fano che attraverso Aset dovrebbe essere coinvolta in questo progetto. E il tutto emerge in una lettera inviata proprio dal sindaco di Vallefoglia a tutti gli enti e le società coinvolte in questa partita multimilionaria. Si legge: "La giunta di Vallefoglia inoltre, alla luce dell’approvazione di un altro impianto di biodigestore nella valle del Metauro e della mancata partecipazione di Aset (la multiservizi di Fano, ndr) nella compagine societaria Green Factory, situazione tra l’altro contraria a quanto sempre auspicato dalle Autorità di Ambito e dallo stesso comune di Vallefoglia, si interroga se sia opportuno rivedere il progetto, diminuendo la capacità dell’impianto, visto che le 105mila tonnellate di capacità di trattamento, sembrano allo stato attuale sovradimensionate". Sottile questo passo della lettera perché sotto una certa dimensione gli impianti diventano diseconomici.

Tirare dentro Fano e l’Aset sembra lo scopo di questa opposizione alle politiche di Marche Multiservizi. E sopra Ucchielli ci mette la panna di una trattativa relativa alle contropartite che non lo hanno visto soddisfatto. Scrive a questo proposito che "in merito alla risposta formulata da Green Factory alle osservazioni proposte dal comune di Vallefoglia, ci dichiariamo totalmente insoddisfatti non condividendo assolutamente il contenuto e il tono della risposta dell’azienda proponente l’intervento. Innanzitutto la proposta di migliorare la viabilità stradale e la creazione di un pista ciclopedonale, ed è stata formulata dall’inizio del progetto dell’Azienda è contenuta negli elaborati iniziali, queste opere sono assolutamente fondamerntali per migliorare la fruizione dell’area industriale di Talacchio". Quindi "in tutte le le nuove lottizzazioni industriali richiede interventi atti a favorire una mobilità alternativa e sostenibile, di cui le piste ciclopedonabili sono l’indispensabile presupposto. Sul piano economico, la pista ciclopedonabile e la strada sono assolutamente in linea con quanto preteso in situazioni analoghe dai privati". E’ scontro.

m.g.