Pesaro, bisce dappertutto. Ecco perché

La guida ambientale svela l’arcano. E la pista è ‘passionale’

I saettoni immortalati Sottomonte (foto da Facebook)

I saettoni immortalati Sottomonte (foto da Facebook)

Pesaro, 13 giugno 2017 - "No, le bisce sono sempre quelle, non sono aumentate di numero. E’ che di solito non si fanno vedere. Invece adesso... diciamo che pensano ad altro». E’ presto svelato – e getta sull’episodio una luce totalmente diversa – il motivo per cui in questo periodo si moltiplicano gli avvistamenti di serpenti, con l’immancabile corsa alla pubblicazione della foto su Facebook, e la conseguente ridda di commenti tra gli erpetologi del web.

L’ultimo avvistamento si è avuto qualche giorno fa, in zona Sottomonte: due serpenti avvinghiati, nella fessura di un muro, in un parcheggio. Il web si è scatenato. Saranno vipere? Biacchi? Saettoni? Cervoni? Chiamare i vigili? Lasciarli fare? E se mordono?

«Innanzi tutto – spiega Andrea Fazi, guida ambientale e profondo conoscitore dei serpenti, con i quali organizza seguitissimi laboratori per i bambini (l’ultimo ieri con 400 persone) – il serpente avvistato è un saettone comune o colubro di Esculapio, nome scientifico Zamenis longissimus. Lo si vede dalla colorazione uniforme e chiara, dalla lunghezza e dalla localizzazione. Il saettone lo si trova sia nellentroterra che sulla costa, il cervone è molto più raro, striato, localizzato nell’interno della provincia. Quanto alle vipere, nella zona nostra è impossibile avvistarle almeno fino alle colline di Montecalvo. Al massimo ci sono biacchi, che però sono neri».

Sul perché se ne vedano così tanti, Fazi apre una parentesi romantica. «E’ il periodo della ‘fregola’, vanno in calore e sono immemori di tutto. Diciamo che sono troppo occupati a fare quello che stanno facendo per darsi cura di fuggire da noi». Un periodo che durerà un’altra quindicina di giorni, poi torneranno alle loro abitudini e ritrosie.

Nessun pericolo neanche da eventuali morsi: «Equivalgono al graffio di un rovo – dice Fazi –: hanno i dentini di un paganello, piccolissimi e corti. Non rischierebbe nulla neppure un bambino. E poi, per farsi mordere, bisognerebbe proprio andarli a prendere con le mani. Altrimenti sono inoffensivi».

Insomma, niente paura: «Assolutamente. La nostra è una paura del tutto irrazionale benché legittima. E’ più facile finire sotto una macchina che essere morsi da un serpente. E poi sono indicatori di un ambiente sano, perché mangiano i topi. Le dirò di più: il saettone è il simbolo della medicina: lo si vede in tutte le farmacie. Nell’antichità i serpenti erano considerati simboli di sapienza, in India sono proprio animali sacri: è il cobra che fa ombra al Buddha in meditazione; e in Cina il drago altro non è che un serpente con le ali. Infine, per restare più vicino a noi, a Cocullo in Abruzzo c’è a maggio la festa dei serpari (VIDEO), con la statua di San Domenico ricoperta di serpenti».

Come comportarsi, allora, in caso di avvistamenti? «Se sono all’aperto lasciarli semplicemente fare. In casa, si possono chiamare i vigili del fuoco. Ucciderli mai».