Blu, fenomenologia di una colorazione

Il blu non è il mio colore preferito ma è una di quelle tinte che più amo. Il blu è una di quelle nuance trasversali e più donanti che esistano nel campo della moda e non lo dico solo perché è l’ho riscontrato su di me. Il blu è elegante, istituzionale ma anche fresco quindi sbarazzino.

Prima di commentare come sia un trend di stagione mi sembra giusto dedicare un momento a chi, questo colore, l’ha fatto diventare la sua bandiera. Renato Balestra, scomparso una settimana fa è il maestro dell’eleganza in blu. La sua alta moda da sessanta anni fa sognare tutti vestendo le bellezze più esclusive. Immortali. Il colore icona di questo re dell’alta moda, un re destinato al trono dell’ingegneria ma regnante in quello della sartoria. Il suo blu non è semplice, è carismatico ma non esuberante. È un fiordaliso lucente e modernamente composto.

Il blu è assieme le tinte più terree e intense opache nella paletta di questa stagione. Dove risulta perfetto? Rispondere su un abito da sera sarebbe troppo semplice: osiamo con giubbotti biker e cappelli. Ovviamente anche nel classico cappotto.

Ora il libro della settimana. È una delle uscite più fresche, infatti "Gladius – La notte delle lucciole" edito da Edikit è stato presentato lo scorso 28 ottobre al Lucca Comics. Paolo Carburi di Sassocorvaro Auditore è il giovane autore che ha creato un romanzo fantasy che parte da ricerche e studi che si sviluppano su due percorsi. Tra la mitologia pre-minoica, quindi i culti di un mediterraneo antico e scomparso. Ma anche le strutture secolari come quelle dei Comuni italiani del Trecento.

Profumo. Il blu e questo senso di scoperta mi portano senza pensarci due volte in una passeggiata, coccolato, in un bosco. Quindi i muschi selvatici di quercia che incontrano, a sorpresa, il fiordaliso. Che contrasto, fresco e leggermente aspro con una coda dolce.

#FashionissimoCarlino