Bomba day, gli arrabbiati e gli indifferenti "Lasciatemi a casa". "Io vado al ristorante"

Domani il brillamento dell’ordigno da 450 chili. La gente si prepara. Il disagio di qualche anziano, per altri l’occasione di una scampagnata

Migration

di Alessandro Mazzanti

Gli anziani che si arrabbiano, perchè non gradiscono il trambusto. Quattro residenti fragili – o allettati, o sulla sedia a rotelle, o con una gamba rotta – che saranno portati in ambulanza a Galantara. La messa delle 11,30 di padre Joah, alla parrocchia di S.Lorenzo martire, che salta. Il bar ristorante New Barcollo infine che chiude stasera e riapre solo martedì.

Il peggio, per ora, è questo, per il bomba day di domani a Case Bruciate: che vuol dire, l’evacuazione di 900 residenti della frazione che dovranno lasciare le loro case a seguito delle operazioni per disinnescare e far brillare la bomba da 450 chili che adesso giace, già circondata da enormi ceste di sabbia, una cinquantina di metri dopo la rotatoria che porta all’Obi, nel campo sulla destra della carreggiata, direzione Urbino. Proprio davanti al ristorante "Pepe e sale", il cui personale, alla domanda "Ma qui avete paura, visto che siete proprio davanti alla bomba?", risponde: "Mah, se sono tranquilli quelli che ci lavorano sopra, figuriamoci noi".

Ma non è la paura l’emozione più diffusa, in questi giorni, a Case Bruciate. Per qualcuno c’è il disagio. Ad esempio quello della titolare dello storico tabacchi e alimentari, Carla Del Bene: "Se mi lasciassero a letto, io starei meglio – dice un po’ sconsolata – . Comunque ho due e o tre posti dove andare, deciderò". Perché in realtà, se qualcuno resta a casa (al buio perché toglieranno la luce, finestre socchiuse, perchè in caso di scoppio non si spaccano i vetri, ecc...) non è che lo arrestano. Solo che essendoci un’ordinanza del Comune e della Prefettura, meglio adeguarsi, lo dice anche l’assessore Enzo Belloni, che parla addirittura di possibili conseguenze penali. Qualche malcontento lo hanno trovato nei giorni scorsi anche Michele Alessandrini e Rosanna Ceglia, rispettivamente presidente e vice del Quartiere 8, che sul caso bomba hanno lavorato sodo: "Casi di fragili ce n’erano, – dicono – li abbiamo segnalati tutti alla Protezione civile. Qualcuno ha protestato dicendo che l’evacuazione di 900 persone era un provvedimento eccessivo, ma poi abbiamo parlato ed è emerso il buon senso"". Chiaro che l’evacuazione fa parte delle procedure cautelative che la Prefettura e il Comune devono seguire in questi casi. Casi di esplosioni sono rarissimi, ma purtroppo si sono verificati, come segnalano dalla prefettura stessa. Già questa mattina, tra le 8,30 e le 10, con un megafono, la Protezione civile passerà in auto e avvertirà la popolazione di tutte le fasi da seguire domani. "Domenica – come spiega Ugo Schiaratura, il coordinatore Protezione civile Pesaro – un autobus farà avanti e indietro, con base davanti alla chiesa, tra la frazione e il PalaVitri, per trasportare dalle abitazioni al palas chi non ha altri luoghi dove andare. Risultano al momento 4 casi fragili e 4 positivi: se i fragili vanno a Galantara, alcuni dei positivi hanno trovato soluzioni indipendenti, chi non ce l’ha sarà trasportato all’ospedale di Macerata Feltria.

Per tanti, è una mattinata diversa, ma solo fino a un certo punto. Ad esempio, per Renato Perissinotto, che risiede in via dei Noci, poco cambia: "Mi alzo spesso alle 5,30 per andare a caccia, farò lo stesso domenica. Mia moglie e mia figlia vanno invece alla Vitrifrigo". Daniele Ferri e la moglie Patrizia andranno dal figlio Carlo, che abita in centro. Daniele ha 4 gatti: "Li lascio qui, se tutti in casa o in parte non so, vedremo". Qualcuno dei residenti, che giustamente segue le indicazioni degli artificieri, teme per eventuali incursioni ladresche. Jessica Bellazecca, ad esempio, raggiungerà la sorella nella vicina Babbucce, con lei la zia anziana e portandosi dietro anche il cane. "Lasceremo le serrande giù e le finestre aperte – dice Jessica – speriamo bene".

Il New Barcollo, all’ex circolo di Case Bruciate, domani resterà chiuso. Ma Pina, la moglie del titolare Germano, la prende bene: "Ci perderemo qualche colazione e qualche pranzo, casomai qualcuno fosse venuto, ma in realtà non avevamo prenotazioni. Quindi domani sera chiudiamo e riapriamo martedì". Idem per Sara, che lavora anche lei al New Barcollo: "Porto via i gatti e con la famiglia andiamo in Carpegna". Perchè il bomba day è anche un pretesto per distrarsi. Vedi Angelo Manenti, ex camionista, che parte la mattina presto punta il navigatore su un ristorante di Piobbico: "Andrò lì con mia moglie e restiamo fino al pomeriggio".

Il tam tam una volta che le operazioni saranno finite sarà rapidissimo: poi tutti a casa, probabilmente già per pranzo, e ciao bomba.