Fano, 28 marzo 2018 - L’emergenza bomba è costata al Comune solo mille euro. «Forse anche meno», fanno sapere dai Lavori pubblici dove sono in corso i conteggi di tutti gli scontrini fiscali prodotti nella notte di martedì 13 marzo. I mille euro sarebbero serviti all’acquisto di beni di prima necessità (come acqua e cibo) per quella parte della popolazione che ha trascorso la notte nelle palestre comunali e per chi dal Coc (Centro operativo comunale) ha coordinato l’evacuazione di 23mila persone. A carico dello Stato, invece, i militari dell’esercito e della marina militare intervenuti per il trasporto dell’ordigno in mare e per la successiva esplosione in acqua. La Regione si è fatta carico delle spese che hanno affrontato le 35 associazioni e i 230 volontari che sono intervenuti per l’emergenza.
Più salato il conto che il Comune ha dovuto affrontare per allagamenti e nevicata: si parla di 230mila euro più Iva. «La cifra comprende – fanno sapere dai Lavori pubblici – anche gli interventi per lo spargimento di sale, la chiusura delle buche e il ripristino della normale viabilità nel caso delle piccole frane».
Sul nuovo piano di Emergenza di cui si è parlato in municipio nella riunione dell’altro ieri, interviene il M5S. «Dopo che ci hanno dato degli sciacalli, divulgatori di frottole, invidiosi e quelli che sanno solo criticare – dicono –, scopriamo che nella riunione comunale di analisi dell’emergenza si è deciso di apportare tutte le nostre proposte». I consiglieri grillini le ricordano: «Più di un anno fa avevamo segnalato che il Piano di Emergenza non era aggiornato.
Dopo vari tentativi da parte dell’assessore Fanesi di screditarci, il sindaco dice che il Piano è in via di aggiornamento. Avevamo detto – continuano i 5 Stelle – che la comunicazione ai cittadini, in caso di emergenza, poteva e doveva essere migliorata attraverso canali istituzionali e vie attive anche in caso di black out o altro. Osservazioni pienamente recepite nella riunione. Infatti si sta pensando di creare un’app ufficiale e di dare la possibilità a sindaco e tecnici di concretizzare atti amministrativi e aggiornare il sito del Comune in tempo reale anche dal Centro operativo comunale. Si è poi deciso di avere un numero di emergenza solido che non vada in tilt come nella sera del 13 marzo. Infine – concludono – avevamo consigliato di formare i cittadini in modo che, anche in assenza di canali comunicativi, sappiano come comportarsi e dove recarsi. Proprio il sindaco afferma ora quanto sia importante la formazione del personale e l’informazione preventiva dei cittadini».