Boom di visitatori in coda a palazzo Perticari. "Meraviglia e stupore"

Aperto per le giornate del Fai, avrà quasi sicuramente altri appuntamenti per le visite. "Tanta gente solo per palazzo Ducale"

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Ci sarà un bis ed anche un tris "perché tanta gente così non si vedeva da quando con il Fai abbiamo organizzato visite guidate all’interno del palazzo Ducale", dicono i responsabili dell’associazione culturale. Ed anche Franco Signoretti, e cioè colui che ha fatto tornare agli antichi splendori questo palazzo nobiliare nel cuore della città, non si butta via: "Ci stiamo pesando...". Fila lungo corso XI Settembre per entrare e tanta gente anche all’interno, nell’entrata di palazzo Perticari, in attesa che gli altri gruppi uscissero. Prenotazione – circa 1300 – esaurite sabato ma l’effetto curiosità è montato ulteriormente perché il Tg1 Rai di prima serata e cioè quello delle 20 ha aperto le giornate del Fai con un servizio tutto dedicato proprio al restauro di questo palazzo. Dentro le stanze affrescate una serie di ragazzi della scuole superiori della città con il ruolo di Ciceroni: studenti del Bramante del Genga e del Mengaroni: "Molti arrivano e sono stupefatti e meravigliati – dice Nicoletta Toccaceli insegnante del Mengaroni – perché c’è chi si ricorda di queste stanze quando questo palazzo ospitava il motoclub Benelli, ma tanti che si sono presentati non avevano mai visto palazzo Perticari, soprattuto le ultime generazioni. La cosa che viene ammirata di più? Sicuramente gli affreschi che sono nelle cosiddette stanze del teatro". Molto ammirato anche il parquet in legno che si stende lungo tutte le stanze, un capolavoro di falegnameria, "che ho pensato anche perchè la pietra originale dei pavimenti non era più recuperabile e utilizzabile", dice Franco Signoretti.

Chiusura nel tardo pomeriggio di ieri con un concerto degli allievi del conservatorio Rossini e quindi un piccolo rinfresco organizzato dal Fai. L’atto finale, ma la curiosità è tanta per cui si stanno mettendo in conto delle repliche per questo restauro che ha visto la mano di molti professionisti ed esperti, dell’impresa Lancia e quindi anche una cooperativa fanese che ha lavorato con il bisturi per riportare in vita gli affreschi.

m.g.