A Borgo Pace il Natale era sinonimo dell’albero naturale addobbato più alto d’Italia, vestito a festa con centinaia di metri di luci. Nel 2022 però il vento ne ha fatto cadere al suolo una parte, rendendone necessario l’abbattimento. Ora i borgopacesi hanno pensato non solo di celebrare il natale con un nuovo albero ma anche di usare la ricorrenza per riflettere e per far pensare: "Anche nei periodi di festa non bisogna dimenticare quello che sta succedendo quotidianamente alle donne – spiega il sindaco Romina Pierantoni, che è anche consigliera per la parità della Provincia di Pesaro e Urbino –, per questo abbiamo costruito un albero di Natale con la punta rossa, come simbolo della battaglia contro la violenza di genere. La violenza contro le donne continua, infatti, a essere tra le violazione più diffuse e globali dei diritti umani, verificandosi ovunque e a qualsiasi livello: in tutti i paesi, per strada, in casa, nei luoghi di studio e di lavoro, negli spazi pubblici, nella politica, nello sport, da sconosciuti o anche da amici e famigliari. Il nostro regalo di Natale può essere cominciare a mettere in campo quei cambiamenti fondamentali per una educazione all affettività e al rispetto dell’altro".
Sotto l’albero si trova anche una cassetta per chi vuole inviare una lettera a Babbo Natale che sia anche un messaggio di sostegno per le donne vittime di violenza e che resterà attiva fino al 7 gennaio. I messaggi verranno poi raccolti e conservati. Nello scorso fine settimana quest’iniziativa ha varcato l’Appennino e ci sono venute a trovare le donne dell’Associazione A Mano Libera di Badia Tedalda, dall’altro versante dell’Alpe della Luna, che hanno allestito qui un mercatino con le loro creazioni di lavoretti fatti a mano che vengono venduti per sostenere questa causa.
Andrea Angelini