Braceria, cucina d’autore

Non solo faraona alla fonduta al tartufo, ma anche porcini e ovoli ad Acqualagna

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Tartufo sì, ma anche funghi. E’ l’autunno dei porcini e i boschi del nostro appennino stanno provocando gli apperiti degli appassionati e anche di chi, come i cuochi Elena Venturi e Roberto Faccendini, nei fornelli della Braceria Plinc di Acqualagna li cucinano in vari modi: fumano così lo gnocchetto di zucca con porcini e crema di gorgonzola, così come il filetto di manzo ai porcini, mentre gli ovoli crudi cadono a fette su insalate di eccezionale fragranza, Resta inteso che da queste parti, oltre alle carni di qualità che potrete testare a tavola o nella annessa storica macelleria (potete scegliere la costata e la Fiorentina e farvela cuocere al piano di sopra), è il tartufo a cantare. Ecco due ricette che potrete trovare in questo locale nel cuore di Acqualagna o anche cucinarvi a casa. Faraona al tartufo per 4 persone. Ingredienti: 100gr di Casciotta d’Urbino; 4 petti di Faraona; 100 gr di pane grattuggiato; tartufo. Procedimento: tagliare i petti di faraona a libro, farcirli con la casciotta d’Urbino, panarli con pane grattuggiato e cuocere in forno a 180° per 20 minuti. Infine servirli con lamelle di tartufo. C’è poi un classico, ovvero la fonduta di parmigiano al tartufo (per 4 persone). Ingredienti: 400gr di panna fresca e altrettanti di parmigiano reggiano 36 mesi; 20 gr di burro e 20 di farina. Procedimento: sciogliere il burro e aggiungere la farina, cuocere per circa 1 minuto. Aggiungere la panna e portare a bollore, spegnere il fuoco e aggiungere il parmigiano. Servire con crostini di pane e Tartufo. E per chi non ama il tartufo ci sono piatti ghiotti come i tortelli di burrata con pomodorino giallo e prosciutto croccante e poi le tagliatelle con il ragù d’oca.

d.e.