Pesaro, il broker e le polizze fantasma: raggirati parenti e amici d’infanzia

Una signora è semisvenuta nell’agenzia della Cattolica di Fano alla scoperta che i suoi 40mila erano spariti. Sono almeno trenta le persone che si sono accorte di aver perso tutto. Il buco supera il milione e mezzo.

Patrizio Pierucci, 57 anni. La Cattolica pronta a restituire i risparmi

Patrizio Pierucci, 57 anni. La Cattolica pronta a restituire i risparmi

Pesaro, 9 marzo 2023 – C’è chi si è sentito male, ricorrendo ai sali per non svenire. Altri hanno pianto a dirotto, qualcuno continuava a non crederci perché amico d’infanzia o parente. Persino dei coniugi che avevano scelto lui come testimone di nozze si sono accorti di aver perso tutto. Eppure non ci sono dubbi: i loro risparmi affidati per investimento all’assicuratore della compagnia Cattolica Patrizio Pierucci di Montecchio, morto d’infarto il 15 novembre scorso, sono spariti.

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Dice Luca Santicchia, con l’agenzia Cattolica alla Gimarra di Fano, subentrato dopo la morte di Pierucci nella gestione dei suoi clienti: "Noi siamo allibiti. In settanta anni di attività della mia famiglia nel campo assicurativo non avevamo mai visto un disastro di questa portata. Quasi ogni giorno riceviamo persone che ci chiedono dei loro investimenti. Andiamo a controllare e non risulta nulla. Hanno in mano delle ricevute intestate a Cattolica ma fuori corso da decenni. Molte sono scritte a mano che non è più possibile fare. C’è chi aveva versato dei soldi in contanti, pratica vietata da moltissimi anni, ricevendo un foglietto come ricevuta senza nemmeno l’intestazione di Cattolica. Ad un certo punto – continua Santicchia – abbiamo chiesto a Cattolica se poteva assumere direttamene l’onere della gestione delle pratiche provenienti dall’agenzia di Montecchio perché ci sta occupando troppo tempo nel dover spiegare o rincuorare chi si sente crollare il mondo addosso. Ma non è stato possibile. Così continuamo noi a seguire situazioni incredibili. Un cliente di Pierucci, amico di infanzia, gli aveva affidato 140mila euro ma in realtà ne risultano solo 25mila. Ha in mano una ricevuta dell’assegno versato intestato a Cattolica assicurazione ma mai arrivato a destinazione. La Compagnia ha inviato altri 3 ispettori a ripercorrere il tragitto dei soldi consegnati a Pierucci da almeno trenta clienti ma il compito non è facile Finora non sono stati trovati. C’è chi sta arrivando anche adesso a chiedere dei suoi soldi. Ci siamo accorti che la clientela è formata soprattutto da amici di infanzia, parenti, conoscenti stretti, i quali non hanno mai avuto alcun dubbio sulla moralità di Pierucci. Lo conoscevo bene anch’io e aveva la massima stima. Poi ci è esplosa questa situazione inaudita e siamo senza parole. Sono partite comunque le lettere di Cattolica alla clientela in possesso di ricevute farlocche ma di matrici vere degli assegni pagati. Si invita il cliente a scegliere se riaprire un contratto di investimento oppure ricevere la liquidazione del suo denaro. Molti hanno scelto di continuare e questo ci ha fatto molto piacere. Viene riconosciuta la serietà della compagnia che fa fronte all’incredibile".

Intanto cinque avvocati stanno presentando esposti e querele contro ignoti che, in ipotesi, potrebbero aver aiutato Pierucci ad incassare gli assegni in un conto "clandestino" e a farli sparire. Dice l’avvocato Andrea Bianchi che tutela diversi clienti di Pierucci: "Dobbiamo risalire ai complici, attraverso un’inchiesta della procura, perché l’assicuratore da solo non può aver fatto sparire per anni tutti questi soldi". Va trovata la contabilità parallela ma è ’sparito’ dalla vecchia agenzia il suo computer. Che nessuno, finora, ha mai reclamato.