Bruciano un camper, danni al ponte dell’A14 I piromani sono due 16enni: "Fatto per noia"

La polizia li ha portati in Questura dove hanno confessato. Nelle ultime notti hanno dato fuoco a tre mezzi e sette cassonetti

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di Roberto Damiani

Li hanno presi. Sono due ragazzini di 16 anni di Pesaro. Hanno appiccato il fuoco a 2 macchine, un camper e 7 cassonetti in tre giorni. Si erano divertiti anche a tirare pietre contro i finestrini di una terza auto parcheggiata, rompendo i vetri. Lo facevano per gioco, noia, tanto per raccontarlo agli amici. Hanno ammesso tutto. Sono stati bloccati dalla polizia, che ieri mattina è andata direttamente a casa loro portandoli in questura, dove i minorenni hanno ammesso di aver dato fuoco a tutte le vetture e cassonetti, sia in via Palestro che in via Nanterre e in via D’Arezzo oltre a strada Pantano-Castagni. Hanno fatto danni per oltre 500mila euro, soprattutto per aver affumicato e danneggiato un ponte dell’autostrada. L’ultima bravata infatti è avvenuta l’altra notte in strada Pantano Castagni, a Santa Veneranda. I due piromani hanno preso di mira alle 2 un camper parcheggiato sotto il ponte dell’A14. Si sono avvicinati, con carta e accendino, hanno messo il fuoco vicino alle gomme e in un attimo le fiamme sono divampate, continuando per almeno un’ora. Se n’è accorto un vicino, svegliandosi per la puzza di fuliggine e il crepitìo delle fiamme.

Quando alle 3 sono arrivati i vigili del fuoco, il camper era distrutto e il ponte autostradale danneggiato. In particolare, sono cadute strisce di fibre di carbonio che comunque hanno contenuto gli effetti delle fiamme. Il fumo ha fatto il resto, annerendo il ponte e la segnaletica. Ieri è arrivata una squadra di tecnici per valutare da vicino i danni. Che sembrano essere notevoli perché va ricostruita la parte di copertura del ponte, seriamente danneggiata. Per quanto riguarda la stabilità della struttura, i tecnici hanno escluso problemi. I due minorenni, che rispondono di danni conseguenti ad un incendio, si muovevano con rapidità intorno alla zona delle Cinque Torri e Santa Veneranda, oltre che a Villa San Martino. Non appartengono ad una baby gang ma sicuramente hanno dimostrato di violare la legge e l’incolumità pubblica con naturalezza. Avrebbero sicuramente continuato con i loro incendi se non ci fosse stato l’intervento della polizia, titolare di uno dei tre casi di incendi che si sono avuti tra via Palestro, via Goito, via Nanterre e via D’Arezzo. Come gli inquirenti siano arrivati a loro non è chiaro perché la polizia non ha spiegato nulla. C’è da dire che due minorenni erano finiti nel mirino anche dei carabinieri dopo il penultimo rogo perché erano stati visti poco lontano ma poi sono stati rilasciati. La polizia evidentemente ha potuto contare su qualche elemento di prova, come un’immagine di una telecamera che ad una certa ora ha visto sfrecciare un motorino con due ragazzini oppure qualche testimonianza che ha potuto metterli nella giusta direzione.

Da quanto si è appreso, i due minorenni provengono da famiglie che non hanno mai avuto a che fare con la giustizia. Ora per i due sedicenni è partita la denuncia a piede libero e non l’arresto perché era passato troppo tempo dal momento del rogo alla loro individuazione. L’indagine passa alla procura dei minori. Ora saranno i genitori a dover rispondere dei danni. L’articolo 2048 del Codice civile stabilisce infatti che, di tutti i danni causati dai minori rispondono i genitori