Pesaro, buche e cadute. Ecco la guida al risarcimento danni, dalle foto alla raccomandata

Gli enti a cui i cittadini chiedono i risarcimenti sono i proprietari delle strade in cui avvengono gli incidenti o i danni: quindi Comuni, Provincia, Regione e infine lo Stato, cioè l'Anas

Buche in strada (Fotoprint)

Buche in strada (Fotoprint)

Pesaro, 7 marzo 2018 - Gli enti a cui i cittadini chiedono i risarcimenti sono i proprietari delle strade in cui avvengono gli incidenti o i danni: quindi, nella stragrande maggioranza, partendo in ordine di grandezza, stiamo parlando dei Comuni, poi la Provincia, la Regione, e infine lo Stato, cioè l’Anas. E’ a loro che si deve inviare la raccomandata o la mail tramite Pec, posta elettronica certificata, contenente la pratica in questione. Rare, nella nostra provincia, le strade di competenza regionale. La Provincia invece ha 1200 chilometri da gestire: "In queste ore stiamo facendo gli straordinari – dice il presidente Daniele Tagliolini – per tappare le buche: e stiamo chiudendo alcune strade per non mettere a rischio l’incolumità degli automobilisti". 

Ecco allora una piccola guida su come muoversi per ottenere i risarcimenti. Bisogna partire dal concetto di 'insidia'. Vuol dire che la buca che ha creato danni non era "prevedibile ed evitabile". Perché non è che ogni volta che uno fora il pneumatico o lo danneggia scatta il risarcimento, come spiega Matilde Bartoccioni, impiegata di 'Sos Incidente', une delle agenzie infortunistiche a S.Angelo in Lizzola cui molti si sono rivolti. Ad esempio se la buca era segnalata, se i periti dimostrano che il danno fatto è conseguente a una velocità eccessiva, e se si dimostra o emerge che la mancata adozione di misure di prudenza da parte dell’automobilista sono connesse con l’incidente, il risarcimento è molto più improbabile. Il contrario, se quella buca rappresenta appunto un insidia, che l’automobilista non poteva prevedere. Caso tipico: una buca con l’acqua dentro, per questo quasi del tutto invisibile.

Nel comune di Pesaro, chi gestisce questo tipo di richieste, è la ‘Megaservice’ di Milano, la società di gestione cui si è affidato l’ente. Come spiega il responsabile dell’ufficio Economato, Luigi Gabrielli, la società gestisce i casi, la stragrande maggioranza, in cui i risarcimenti sono inferiori ai 10mila euro. La società ha i suoi periti che valutano le varie richieste e fanno trattative successive. Il Comune ha poi l’assicurazione e un apposito ufficio legale per le richieste di risarcimento oltre i 10mila euro. Le compagnie coprono anche tutti gli altri enti.

COSA FARE IN CASO DI DANNO - 1: fare foto sia alla ruota dell'auto che si è rivinata, sia alla buca che si presume abbia fatto il danno; 2: cercare testimnoni, se ci sono, che possano confermare l'incidente; 3: se il danno si presenta particolarmente ingente chiamare le autorità (Stradale, Municipale, Carabinieri); 4: creare un dossier e inviarlo, comprensivo della fattura di riparazione all'ente che è proprietario e/o gestisce quella strada; 5: attendere: servono alcune settimane, a volte mesi, per avere un primo contatto con l'ente interessato.