Pesaro, il caso dei bulli: sesso dopo averlo fatto ubriacare

Emergono particolari sulle angherie che un 17enne è stato costretto a subire dal maggio 2021 ad oggi. La vittima costretta a consegnare compito in classe bagnato e sporco. Ci sono le prime ammissioni

Gli episodi di bullismo contro la vittima iniziati dal maggio 2021

Gli episodi di bullismo contro la vittima iniziati dal maggio 2021

Pesaro, 23 ottobre 2022 - E’ stato uno dei due giovani bulli, l’italiano, che non ha ancora 17 anni, residente tra Urbania e Sant’Angelo in Vado, a rendere la vita di un coetaneo del posto un inferno. Sputi, calci, botte, e furti di oggetti oltre che insulti e minacce erano all’ordine del giorno. Sia a scuola che fuori. La vittima li ha sopportati per molti mesi, compreso l’angheria a cui lo sottoponevano degli abusi sessuali dopo averlo ubriacato e reso fragile da un punto di vista psicologico. Incontri e abusi che avvenivano in casolari abbandonati in campagna dove la vittima sedicenne non riusciva ad opporsi perché era stato già indotto a bere nelle ore precedenti. E questo sarebbe avvenuto dal maggio 2021 a poche settimane fa, quando un’insegnante del ragazzo si è accorto del suo strano atteggiamento, un mutismo che non aveva mai avuto in passato oltre ad un comportamento in classe molto discutibile in fatto di rendimento, un particolare che non è sfuggito all’insegnante. E’ bastato avere un colloquio col giovane, vittima di queste angherie ripetute da parte dei due bulli (l’altro è di nazinalità marocchina), perché si aprisse e raccontasse tutto quello che gli stava succedendo, dalle umiliazioni, alle botte e alle minacce oltre che agli abusi sessuali di cui era vittima da tempo oltre al ricatto dei video che venivano girati al momento delle prestazioni sessuali, poi rilanciati sui social come Tik Tok.

Un racconto che pian piano è venuto fuori e che ha spinto l’insegnante ad avvisare i genitori e poi le forze dell’ordine. Proprio per questo, la procura dei minori di Ancona ha disposto nei giorni scorsi le perquisizioni domiciliari a carico dei due bulli alla ricerca dei video delle violenze oltre che di tutti gli elementi ritenuti utili alle indagini per ricostruire i vari episodi di bullismo. Che sarebbero avvenuti anche sotto gli occhi di tanti altri ragazzi, ad ese mpio a scuola, i quali però non hanno mai preso le difese della vittima. Emerge che in alcune occasioni, il bullo italiano avrebbe sputato su un compito in classe che la vittima doveva consegnare ed è stato costretto a presentarlo al docente umido e sporco, pena botte e minacce. E’ soltanto uno dei vari episodi di bullismo al vaglio degli inquirenti. Intanto, ci sarebbero state delle prime ammissioni degli indagati pur negando i video. Sarà il perito informatico che sta analizzando i loro telefoni a doverlo dire.

ro.da.