Burioni: "Ecco quali sono le possibili spiegazioni"

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Sullo strano caso di Valter Nicolini, abbiamo chiesto lumi al virologo pesarese Roberto Burioni. Il quale, dando per scontato che la ricostruzione dei fatti sia esatta, ha risposto:

Vaccino Pesaro, la prima dose e poi il contagio. "Ma non ho anticorpi. Fuori la verità"

"Al netto di eventuali errori di laboratorio, posso dire:

1) Sono stati descritti casi di Covid-19 nei quali dopo l’infezione non si sono positivizzati gli anticorpi.

2)Sono stati descritti casi di vaccinati nei quali non si dimostrano anticorpi, senza che questo corrisponda automaticamente alla mancanza di protezione

3) Dosare gli anticorpi lgG anti-Spike serve solamente per sapere se si è stati infettati in passato da Covid-19 (se sono positivi senza essere stati vaccinati si è certi di questo, non si è certi di non essere stati infettati se si è negativi) e soprattuto dosare gli anticorpi non serve per sapere se si è protetti, visto che non esiste una correlazione tra il dosaggio degli anticorpi che viene fatta nei laboratori e la presenza degli anticorpi neutralizzanti, che sembrano essere quelli che proteggono". Lo afferma una ricerca firmata anche dal professor Burioni insieme ad altri virologi e ricercatori come Massimo Clementi, Nicola Clementi, Nicasio Mancini, Massimo Locatelli, Alessandro Ambrosi, Serena Rolla, Marta Strollo, Roberta A.Diotti ed Elena Criscuolo.

Dunque, il caso Nicolini è raro ma non inspiegabile perché il rilevamento degli anticorpi non fornisce risposte automaticamente veritiere.