
Cerimonia al Quirinale per il virologo insignito della Medaglia di bronzo al merito della sanità pubblica "In America l’antiscienza è andata al potere. Saranno i più fragili a pagarne le conseguenze".
di Benedetta Iacomucci Roberto Burioni, ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita - Salute San Raffaele di Milano, ieri al Quirinale è stato insignito dal Presidente Sergio Mattarella della Medaglia di bronzo al merito della sanità pubblica, "per il suo impegno costante a difesa della scienza e nella promozione delle vaccinazioni come indispensabili e fondamentali strumenti di prevenzione della Salute pubblica". "E’ stata una grandissima emozione – commenta Burioni –. Il Presidente mi ha fatto i complimenti. Ed è stato anche un bel momento per incontrare il generale Francesco Paolo Figliuolo, un amico dai tempi della pandemia, così come il professor Franco Locatelli (presidente del Consiglio superiore di sanità)".
Professore, questa enorme visibilità acquisita dai tempi del covid, cosa ha aggiunto e cosa ha tolto alla sua vita? "Quello che mi ha dato è il piacere di essere stato utile alle persone: è vero, sui social ho tanti detrattori, ma moltissimi altri nel mondo reale mi ringraziano perché durante il covid e con la partecipazione in tv mi hanno sentito vicino ed è questo il senso vero della nostra professione: avere il piacere di aiutare gli altri".
E cosa le ha tolto? "Non avrei mai immaginato di diventare una persona pubblica in età non più giovanissima: sicuramente sono molto meno libero di parlare, se esprimo una mia opinione politica me la ritrovo il giorno dopo sui giornali".
Eppure questo non sembra limitarla. "Ma la popolarità è un’arma a doppio taglio e la lama più affilata è sempre rivolta verso di me".
Secondo lei questa popolarità ha giovato alla scienza o l’ha paradossalmente indebolita? "La scienza sta conoscendo successi inimmaginabili non solo contro il covid ma anche, ad esempio, contro i tumori. Poi però vedi quello che succede in America dove l’antiscienza è andata al potere e non puoi che restare perplesso. E’ un tempo molto complicato, temo un nuovo oscurantismo, pericoloso soprattutto per i più deboli e vulnerabili. Pensiamo alla narrazione falsa sul vaccino contro il covid, al conseguente calo di vaccinazioni anche per altre patologie. In America sono morti due bambini di morbillo. Se fossero stati vaccinati, sarebbero vivi".
Dal punto di vista della salute, quali sono le minacce che potremmo dover affrontare in un futuro prossimo? "Con l’estate aumentano le zanzare per cui in questo momento è necessario che le amministrazioni e i cittadini pongano la massima attenzione nel contenerne il numero. Ho letto che il sindaco di Fano, dove l’anno scorso ci fu un focolaio enorme di Dengue, inizierà a breve le operazioni di disinfestazione. E’ un’ottima notizia, spero che anche il sindaco di Pesaro Biancani faccia altrettanto. Anche perché, se dovesse diffondersi un virus nel periodo di maggior turismo, sarebbe una sciagura per l’economia locale. E anche per me, che devo venire a Fermignano dove ho mia moglie, mia figlia, mia sorella... e anche a Pesaro dove ho amici carissimi e il Carlino è sempre il primo giornale che leggo la mattina".
Qual è il successo professionale di cui va più orgoglioso? "Il successo più grande è quando un allievo fa carriera. Penso ad esempio a Giacomo Gorini che ha partecipato allo sviluppo del vaccino in Inghilterra".
Però le è successo anche di bocciare 398 studenti su 408 all’esame di Microbiologia. "Vero, ma la volta dopo erano tutti preparatissimi".