"Burocrazia lenta, i progetti si fermano"

Il sindaco Gambini: "Non sono andato alla riapertura della strada al Furlo: trovo inaccettabile che ci siano voluti 18 mesi per ripristinarla"

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A ogni taglio del nastro si fa festa. Ma quando si taglia un nastro, è sempre una festa? Il nastro andava tagliato prima? Non andava tagliato affatto, perché i ripristini di servizi danneggiati non sono opere nuove, ma... atti dovuti? In effetti è dall’epoca di Palmiro Ucchielli presidente della Provincia (ormai un bel po’ di tempo fa) che si taglia un nastro anche quando si rimette a posto una voragine. E allora, partendo anche da questa riflessione, perché l’altroieri alla Gola del Furlo a “far festa“ per la strada riaperta non c’era il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini? Assente per un caso? O... altro?

"In tutta coscienza, ho scelto di non partecipare all’inaugurazione della riapertura della strada del Furlo, perché come amministratore e come cittadino non posso accettare che questa notizia arrivi dopo un anno e mezzo dalla chiusura della via, avvenuta nel febbraio 2021. Ci sono voluti quasi 18 mesi per reperire i finanziamenti, espletare le procedure burocratiche e mettere il tratto in sicurezza".

Ma c’era chi comunque ostentava soddisfazione, vista l’importanza del recupero... "La strada del Furlo – spiega Gambini – ha un’importanza cruciale per tutto il nostro territorio, sia dal punto di vista dei collegamenti della rete viaria locale, sia sotto il profilo turistico, con la preziosa galleria romana. La riapertura è sicuramente positiva per la nostra comunità, ma non possiamo accettare che nel nostro Paese le risposte ai problemi arrivino in tempi così dilatati, perché questo fa aumentare il senso di sfiducia da parte dei cittadini verso le istituzioni e la politica. Questo esempio, infatti, mi fa pensare a quanto questo modo di operare pesi, se rapportato a livello nazionale: è evidente che qualche ingranaggio nell’Amministrazione Pubblica non funziona nel modo corretto e impedisce in generale al nostro Paese di lavorare al meglio e al massimo delle sue potenzialità".

Dunque si è trattato di una "festa fuori luogo"? "Credo che i proclami in grande stile servano a poco: non possiamo dire di essere soddisfatti se per riaprire un tratto di strada ci vogliono quasi 18 mesi, con tutte le difficoltà e i disagi causati ai cittadini e alle imprese".

Ma Gambini coglie l’occasione di questa vicenda per parlare di questioni di casa propria, soprattutto per le lentezze burocratico-amministrative. "Non ho intenzione di replicare una situazione simile di stallo con la questione della palestra della Piantata. Il Presidente della nostra Provincia si è impegnato a reperire i finanziamenti, che è riuscito ad ottenere tramite un progetto stilato dagli uffici provinciali, l’amministrazione comunale ha dialogato con la popolazione per ascoltare le perplessità e arrivare a una soluzione condivisa, che è stata individuata. A questo punto l’obiettivo dell’Amministrazione è andare avanti per non perdere l’occasione dei finanziamenti e dare finalmente una risposta ai ragazzi del Liceo Artistico che, non disponendo di una palestra nella loro scuola, sono costretti a fare pellegrinaggi in altre zone della città per poter svolgere attività motoria. La nuova struttura, inoltre, potrà benissimo essere utilizzata anche dalla comunità del posto negli orari in cui non serve alla scuola. Ai gruppi di minoranza che si oppongono al progetto e vorrebbero un’ulteriore riflessione, dico che non possiamo perdere altro tempo prezioso: è il momento di dare risposte".

Insomma... meno discussione e più azione? "Come amministratore – conclude Gambini – sto facendo tutto il possibile per scardinare i vecchi meccanismi e per trovare le soluzioni, invece di creare ulteriori problemi. Mi appello a tutte le forze politiche e ai colleghi amministratori, affinché facciamo tutti insieme uno sforzo nella stessa direzione per cambiare la mentalità della pubblica amministrazione, non più autoreferenziale, ma che sia davvero al servizio del cittadino e in grado di fornire soluzioni concrete in tempi adeguati".

re. ur.