SOLIDEA VITALI ROSATI
Cronaca

Salasso bus a Pesaro, una mamma deve spendere 736 euro in abbonamenti: "Non si può rateizzare?"

La risposta della presidente Adriabus: "Problema complicato, ci stiamo lavorando"

Autobus a Pesaro: non si può pagare a rate
Autobus a Pesaro: non si può pagare a rate

Pesaro, 8 settembre 2023 – A scuola con il pullman: per due abbonamenti per le figlie, la signora Antonella dovrà pagare sull’unghia 736 euro, da qui a mercoledì. "Con l’aria che tira ci vuole tanto a capire che le famiglie gradirebbero una rateizzazione? – osserva –. La prima tranche subito, una seconda a gennaio… o meglio, tre rate. Adriabus dice che non è possibile. Perché?". Già, perché? È la prima questione che porremo al presidente di Adriabus, Lara Ottaviani, seguita a ruota dalla seconda, posta da alcune famiglie con i figli iscritti all’Agrario, resesi conto di un problema logistico imminente.

Ma come arriva la signora Antonella a spendere 736euro in abbonamenti? Ha due figlie – la grande va al liceo a Pesaro, Campus scolastico di via Nanterre e la piccola fa le medie a Montelabbate – per cui prevede un abbonamento a testa. "Abito ad Osteria Nuova e preferendo l’annuale pagherò 396 euro per la grande (tratta Pesaro, Montecchio) e 340 euro per la piccola". Non risparmierebbe con lo scuolabus? "Per rientrare nella graduatoria del pulmino servono un certo Isee e anche esigenze legate agli orari di lavoro. Essendo due autonomi, io e mio marito, non siamo legati ad orari come chi entra, molto presto, in fabbrica. Poi sempre per ragioni di reddito non abbiamo i requisiti per ottenere il bonus trasporti, dato dal Governo a chi ha un Isee non superiore ai 20mila euro. Ma il problema non è la quota: non ha subìto aumenti. Inoltre permette a mia figlia grande di muoversi anche nel pomeriggio; nei fine settimana può girare Pesaro, Fano, Urbino... La questione che io pongo è quella di una necessaria diluizione dell’abbonamento: è giusto considerare la possibilità di rateizzare. Adriabus avrebbe lo stesso incasso, ma a noi famiglie pagare una rata ora e l’altra a gennaio, fa la differenza".

Chiediamo ad Ottaviani se ci sono margini di azione. "Siamo consapevoli – osserva la presidente – delle difficoltà che possono incontrare le famiglie che devono acquistare gli abbonamenti annuali e dallo scorso anno stiamo lavorando per poter consentire la rateizzazione degli abbonamenti. Il percorso è complicato e dobbiamo valutare nel dettaglio la fattibilità dell’operazione, anche in considerazione dei tempi che occorrono per perfezionare l’eventuale finanziamento, ma l’intenzione è di prestare ancora più attenzione alle esigenze delle famiglie del nostro territorio". Che le famiglie siano in affanno emerge anche da quante abbiano ad oggi attinto al bonus trasporti: "I fondi nazionali attualmente sono terminati – conclude Ottaviani –. Se la misura verrà rifinanziata, attraverso la piattaforma dedicata, dal 1° ottobre 2023, sarà possibile tentare di richiedere nuovamente l’agevolazione. Da aprile a luglio abbiamo fatto 5.422 abbonamenti con bonus trasporti e per la maggior parte sono mensili. Il dato è riferito ad Adriabus".

Riguardo al Cecchi, il preside Riccardo Rossini, spiega: "Da martedì, attuerà la settimana corta. I ragazzi, da lunedì’ a venerdì, usciranno alle 14. E’ un provvedimento che interesserà circa mille studenti. Questo orario libera il sabato: sono state tante le famiglie e gli alunni che hanno espresso l’esigenza di avere il sabato libero dalle lezioni perché c’è chi lavora, chi aiuta nell’azienda di famiglia e chi, come i ragazzi in Convitto, può rientrare un giorno prima a casa. Ma è nato un problema per i collegamenti: ho degli studenti di Montegaudio, per esempio, il cui pullman per il rientro, successivo a quello delle 13.50, passa alle 18. E’ chiaro che non va bene: bisognerà trovare un aggiustamento". Cosa si può fare? "Verificheremo la compatibilità degli orari per apportare i necessari affinamenti".

Fuori dalla biglietteria Adriabus, non troviamo file: deve aver funzionato l’orario straordinario – dalle 7.30 alle 17,30 dal lunedì al venerdì e dalle 7, 30 alle 13,30 il sabato – che a Pesaro sarà adottato fino al 16 settembre. In attesa del proprio pullman c’è solo Sara Storoni, studentessa in Beni culturali all’Università di Urbino: "Ho l’abbonamento agevolato per le matricole – osserva sorridente –: mi è costato 327 euro, ma ci vado ovunque. Per me è indispensabile, meglio spendere in questo che in altro".