ROBERTO DAMIANI
Cronaca

Caccia aperta alla coppia di detenuti in fuga

Non sono tornati nel carcere di Villa Fastiggi dopo un permesso per lavorare sul San Bartolo. Residenti nel Ravennate, lui era in carcere per tentato omicidio, lei per essere stata sua complice

L’ingresso della casa circondariale di Villa Fastiggi

L’ingresso della casa circondariale di Villa Fastiggi

Pesaro, 16 novembre 2023 – Due detenuti albanesi, una coppia, in regime di semilibertà, non sono rientrati in carcere a Pesaro dopo la giornata di lavoro passata in un’azienda agricola del San Bartolo, la De Leyva. I due reclusi, che hanno la residenza nella zona di Ravenna, avevano ottenuto la possibilità di lavorare all’esterno del carcere proprio per la loro buona condotta oltre che per la pena in fase di progressione.

Si tratta di Emilian Bici, 43 anni, detenuto in carcere per tentato omicidio, ed Ermelinda Spahiu, 38, che aveva preso parte allo stesso episodio. Sono evasi approfittando del lavoro esterno che permetteva loro di uscire dall’istituto di pena alle ore 7 per poi fare ritorno dopo 8 ore. Erano stati arrestati insieme e sono fidanzati.

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Tutto bene per una serie di mesi, fino a quando l’altra sera non sono rientrati in carcere come da prescrizione del giudice di sorveglianza a cui dovevano attenersi. Scattato l’allarme, gli agenti della penitenziaria hanno diramato le ricerche in tutta Italia. Sembra difficile che possano essere rimasti in zona. Sia la polizia che i carabinieri hanno setacciato le stazioni dei treni e degli autobus cercando anche attraverso le immagini delle telecamere se la coppia fosse passata in qualche punto di partenza. Setacciate anche le loro celle alla ricerca di qualche indizio che potesse indicare la loro via di fuga. Non si esclude che potessero avere dei complici con i quali si sono allontanati avendo già una meta sicura, presumibilmente all’estero, dove andare per evitare di essere ripresi e riportati in carcere. La decisione di evadere va a cancellare in un attimo tutti i bonus che avevano ottenuto mantenendo una buona condotta.

Presumibilmente, la coppia aveva organizzato il piano di fuga da molto tempo sapendo di poter contare sull’abitudinarietà delle loro giornate e sulla dedizione al lavoro che dimostravano di avere nella nota e apprezzata azienda agricola didattica che collabora col carcere di Pesaro per il reinserimento sociale dei detenuti. In questo caso, la coppia ne ha approfittato per fuggire facendo arretrare di anni la possibilità per altri detenuti di ottenere qualche beneficio per uscire per motivi di lavoro dalla cinta muraria della casa circondariale.