Cagli, Blasi: "Maleducazione o pochi controlli?"

La capogruppo: "Ci chiediamo come il sindaco voglia difendere e promuovere il territorio"

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Sui recenti avvenimenti che si sono verificati con molta gente nel centro cittadino, la capogruppo in comune Loretta Blasi (foto) della Lista Riapriamo Cagli ha inviato il seguente comunicato: "Maleducazione o pochi controlli? Che la nostra città - si legge nel comunicato di Loretta Blasi - abbia in passato subito oltraggi ed oscenità varie dovute all’abuso di alcol, particolarmente nel centro storico, non è purtroppo una novità. Allo stesso modo, in passato più di un cittadino ha minimizzato, se non giustificato, lo spettacolo postumo cui assistiamo tutt’ora. Vetri, vomito, ed escrementi vari di indubbia natura umana, sono testimonianze di un mal costume oramai diffuso e cronico. Se a tutto ciò aggiungiamo il fatto che queste disgustose abitudini continuano nonostante e soprattutto la diffusione di una pandemia che dura da più di un anno, ci chiediamo se non si tratti solo di mancanza di educazione ma anche, particolarmente, di una costante cronica mancanza di controlli. Quali attività l’amministrazione comunale ha proposto per contrastare questo disgustoso fenomeno? Come ha impiegato la propria polizia municipale? Quali intese ha raggiunto con le forze di polizia del territorio? Quali controlli sono stati fatti? Perché se è vero che chi è addetto ai controlli non può essere ovunque, è anche vero che nella nostra realtà cittadina non è necessario uno spiegamento di forze degno di film d’azione. Ci chiediamo come il Sindaco voglia difendere e promuovere il nostro territorio, le nostre indubbie risorse archeologiche, come promuovere un turismo rispettoso di tali potenzialità se viene trascurata, se non omessa, l’indispensabile attività di controllo su di essa. Ci auguriamo che la risposta, se mai giunga, non sia la solita alzata di spalle e la solita foglia di fico del "non abbiamo risorse", "abbiamo poco personale", "non possiamo fare altro", dando sempre la colpa allo Stato, come se fosse un entità mitologica che dall’alto decida per tutti gli amministratori".