Cagli ha la sua regista internazionale: la danzatrice Erika Rombaldoni

Il 17 settembre andrà in scena al Forum Nazionale di Breslavia in Polonia con la "Rappresentatione di Anima et Corpo"

Dopo la "Prima della Scala" lo scorso dicembre, successivamente all’Operà di Parigi ed al teatro dell’Opera di Roma, la danzatrice cagliese Erika Rombaldoni diventa anche coreografa a regista. Il 17 settembre andrà in scena al Forum Nazionale di Breslavia in Polonia con la "Rappresentatione di Anima et Corpo" di Emilio de Cavalieri, oratorio composto nel 1600 la cui regia verrà curata dalla cagliese Erika Rombaldoni. Prima danzatrice in prestigiosi teatri, poi coreografa, dopo anni al fianco di rinomati registi di fama internazionale come Robert Carsen, ora metterà in scena la sua prima regia. Ad accompagnarla ci sarà, con la bacchetta del direttore d’orchestra e musicista Giovanni Antonini, la celebre orchestra Il Giardino Armonico: l’ensemble specializzato in musica antica è regolarmente ospite dei maggiori Festival Internazionali e svolge un’intensa attività concertistica nei più importanti teatri e sale da concerto di tutto il mondo (il loro disco Vivaldi Album registrato con Cecilia Bartoli ha anche vinto il prestigioso Grammy Award vendendo oltre un milione di copie in tutto il mondo). Lo spettacolo andrà in scena in occasione del "Wratislavia Cantans Festival" che ogni anno attira migliaia di appassionati presso il Forum Musicale Internazionale la cui sala principale ospita 1800 spettatori. Nelle ultime edizioni, il festival ha visto la presenza di ospiti quali sir John Eliot Gardiner, Zubin Mehta, Cecilia Bartoli. Alcune curiosità: il padre del compositore di quest’opera sacra che tornerà in scena con la regia di Erika Rombaldoni era amico intimo di Michelangelo (che a lui dedicò oltre 30 poesie) e, di sicuro interesse per la nostra provincia, il libretto di quest’opera fu scritto da Agostino Manni nato nel 1547 in quello che allora era il Ducato d’Urbino e più precisamente a Cantiano: fu sacerdote e prefetto della Congregazione di Filippo Neri.

Mario Carnali