“Sull’ospedale di Cagli la Regione ha avuto un atteggiamento vigliacco”

Durissima polemica dal sindaco Alberto Alessandri: “Hanno cambiato le carte in tavola. Sono indignato”

Da sinistra, l’assessore Polidori, l’ex primario Benedetti e il sindaco Alessandri

Da sinistra, l’assessore Polidori, l’ex primario Benedetti e il sindaco Alessandri

Cagli (Pesaro e Urbino), 1 gennaio 2015 - Un fine anno col... botto per Cagli. Il 31 dicembre è stato l’ultimo giorno di vita per l’ospedale, perché da oggi il “Celli” è trasformato in Ospedale di Comunità.

Il provvedimento è arrivato nella notte del 30, subito dopo nella mattinata di giovedì 31 sono partiti gli incontri: telefonate degli amministratori, commenti amari sui social network.

Il sindaco Alberto Alessandri insieme all’assessore alla sanità Stefano Polidori ha seguito in prima persona dal “Celli” l’evolversi della situazione insieme al personale ed al primario in pensione Piero Benedetti. «Questo comportamento della Regione è scandaloso – ha dichiarato Alessandri – e da sindaco mi sento fortemente indignato e preso in giro da politici e tecnici della Regione. Fino a pochi giorni fa alla presenza di tanti sindaci ci hanno promesso e presentato un progetto sanitario discusso per diversi mesi e quello era seppur contestabile una cosa diversa. Poi il 24 dicembre, in maniera del tutto vigliacca hanno cambiato le carte in tavola. Stanno emarginando i nostri territorio, ci massacrano».

Tra l’altro il provvedimento di trasformazione esigeva il parere della IV Commissione Sanità della Regione. Il parere è stato rinviato al 13 gennaio e dunque i funzionari della Regione hanno proceduto – fa notare il sindaco – ignorando la Commissione.

Come se non bastasse, gli anziani saranno ancor più penalizzati: «Se un anziano resterà ricoverato oltre 20 giorni, dovrà pagare una retta di 42 euro al giorno. E’ così che si tutelano i più deboli? Nell’entroterra sono migliaia».

Nel video che riproduciamo qui sopra, le parole del sindaco Alessandri e dell’assessore Polidori. Intanto la popolazione si incontrerà domani, sabato 2 gennaio alle ore 17, per discutere il da farsi nella sala del Ridotto del Teatro.