Calcinelli saluta il suo don Giuseppe

A celebrare i funerali il vescovo Trasarti. "Uno speciale e immenso debito di fraterna riconoscenza"

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Commosso addio, ieri nella chiesa di Santa Croce, al parroco di Calcinelli don Giuseppe Monaco, stroncato dal Covid a 72 anni. A celebrare il rito, il vescovo Armando Trasarti, affiancato dai sacerdoti della Diocesi. Numerosi i fedeli che hanno seguito la Santa Messa, in parte dall’interno del luogo di culto e in parte dall’ampio sagrato, come richiede il distanziamento. "Nei confronti di don Peppe ho uno speciale e immenso debito di fraterna riconoscenza – ha detto il vescovo -. E conoscendolo molto bene, mi pare inopportuno approfittare del silenzio che la morte gli impone per tessere elogi che da vivo avrebbe rifiutato con dignitosa fermezza. Pensando a lui vorrei, invece, fare l’elogio del prete comune. Quello che vive con dedita esemplarità il quotidiano, in coerenza con la propria vocazione, lontano da ambizioni sterili o meschine. Il prete che si prende in mano ogni giorno il proprio ministero. Don Peppe, che ora è nell’abbraccio misericordioso di Dio, è stato uno di questi preti".

Molto commoventi, all’inizio della liturgia, le parole dello Scout Fabio Francesconi: "Sono certo che chiunque, trovandosi ora al mio posto, racconterebbe di un amico vero, di un uomo buono, generoso, gioviale ed entusiasta, dai modi a volte bruschi, ma capace di un affetto profondo. Hai urlato e sbattuto porte in faccia a tanti di noi, ma sei stato sempre capace di riaprirle con sommessa umiltà. Sei stato per tutti un padre buono e misericordioso, una guida, un fratello, un amico con il quale gioire, divertirsi, confrontarsi e scontrarsi, ma soprattutto crescere". Al termine della Messa, il toccante ringraziamento alla comunità da parte della sorella di don Giuseppe, Annunciata Maria; la lettura del messaggio di cordoglio inviato dalla parrocchia di Villachiara, il paesino del bresciano dove il sacerdote era nato; e, infine, le parole del sindaco Andrea Giuliani, che con la voce spezzata dall’emozione ha mandato un affettuoso saluto al don e poi si è rivolto al vescovo, evidenziando che "la parrocchia di Calcinelli è tremendamente importante per tutto il territorio" e chiedendo, pur nella consapevolezza che non sarà facile, "di trovare una soluzione al vuoto lasciato da don Giuseppe che sia di alto profilo, di prospettiva e di orizzonte elevato, senza che trascorra un periodo di transizione troppo lungo". "Questa parrocchia – ha aggiunto - è tanto e don Peppe merita un degno successore".

Sandro Franceschetti