ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Campetto di viale Trento usato come arena per le risse tra bande

Preoccupazione per l’aumento della violenza nelle ore notturne. Protestano i cittadini, il centrodestra insorge contro il Comune

Campetto di viale Trento usato come un’arena per le risse tra bande

Campetto di viale Trento usato come un’arena per le risse tra bande

Pesaro, 30 giugno 2025 – La scorsa notte, tra venerdì e sabato, il campetto di viale Trento è tornato a far parlare di sé. Non per una sfida tra talenti del basket, ma per un’accesa lite tra “bande” di ragazzini che, a quanto riferiscono alcuni testimoni, hanno scelto il playground come ring personale. La polizia è intervenuta per sedare gli animi, come ormai accade quasi ogni weekend, raccogliendo l’allarme dei residenti che segnalano da tempo la presenza di adolescenti molesti, in pianta stabile. Nella stessa notte, mentre in viale Trento volavano insulti e spintoni, un episodio ancora più grave è avvenuto poco distante, in viale Trieste.

A farne le spese un ragazzo con disabilità di 21 anni, in bici. Intorno all’una, almeno un minorenne pesarese lo ha colpito. Prima gli sputi, poi gli insulti, quindi l’inseguimento e la caduta. Infine le botte: calci, pugni, colpi inferti anche mentre la vittima era a terra con il volto tumefatto e un occhio gonfio. A soccorrerlo un’ambulanza del 118, che lo ha trasportato al pronto soccorso, mentre la polizia, intervenuta subito, ha avviato le indagini per identificare l’aggressore. Esattamente una settimana prima, sempre in viale Trieste, un ubriaco aveva molestato una ragazzina, palpeggiandola in mezzo alla strada. Anche allora la polizia era intervenuta rapidamente.

E anche allora, come oggi, il coro dei residenti si era levato: “Basta, serve controllo”. A puntare il dito contro l’amministrazione comunale è Giulia Marchionni, consigliere comunale di centrodestra, che non risparmia stoccate: “Ignorare i problemi di sicurezza in zona mare, non farà che accrescere le tensioni e gli episodi di microcriminalità aumenteranno. Ormai è cronaca: ogni settimana leggiamo su il Resto del Carlino di un episodio di violenza e aggressione in zona mare. Sono storie che colpiscono soprattutto per la violenza e perché ognuno di noi poteva essere al posto dei ragazzi colpiti. Cosa serve ancora al sindaco per capire che quando una zona è senza controllo diventa il ritrovo perfetto per bande di ragazzini annoiati e ricettacolo dello spaccio? È più di un anno che chiedo un intervento sul campetto di viale Trento, è più di un anno che l’amministrazione ignora il problema. Sono solo riusciti ad assegnare le chiavi del campetto ad un soggetto privato per aprire e chiudere il bene senza la pubblicazione di alcun bando per la gestione. Se questo è amministrare, meglio stare all’opposizione”.

Anche il segretario provinciale del Siulp Marco Lanzi esprime solidarietà nei confronti del ragazzo con disabilità picchiato venerdì notte e lancia l’allarme: “Un atto di barbarie inaccettabile che offende l’intera comunità. Questo episodio si inserisce, purtroppo, in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza in viale Trieste. Solo una settimana fa, la stessa zona è stata teatro di un’aggressione sessuale ai danni di una ragazzina. È inammissibile che un luogo frequentato dai cittadini diventi scenario di tali violenze. Il Siulp condanna fermamente ogni forma di violenza, in particolare quando rivolta contro soggetti fragili e indifesi. Tali atti non solo causano danni fisici e psicologici alle vittime, ma minano il senso di sicurezza e coesione sociale. Siamo al fianco del ragazzo e della sua famiglia. Ci complimentiamo e ringraziamo per l’immediato e professionale intervento i colleghi delle volanti della Polizia di Stato, che hanno prontamente avviato le indagini, confidiamo nel lavoro degli investigatori e della Magistratura”.