
E’ stata la Rete degli studenti marchigiani a raccogliere le segnalazioni dopo che sabato una finestra è venuta giù colpendo un ragazzo. Annunciato un presidio tra il Bramante Genga e il Marconi.
Non si ferma la protesta degli studenti, che da mesi denunciano le condizioni in cui versano gli istituti scolastici e chiedono interventi immediati per la loro tutela. Sabato è in programma uno sciopero al Campus scolastico che prevede un presidio statico in programma alle 8.30 nel piazzale tra il Marconi e il Bramante Genga, istituto, quest’ultimo, dove proprio sabato scorso una finestra è collata su uno studente che stava attendendo di entrare a scuola. Ad annunciare lo sciopero è la Rete degli Studenti medi Marche, che nel frattempo ha diffuso un sondaggio tra gli studenti del Campus in merito alle problematiche rilevate all’interno delle scuole.
"Come sindacato studentesco – spiega Angela Verdicchia, rappresentante degli studenti – abbiamo ritenuto opportuno proporre un questionario ai ragazzi che frequentano il Campus, viste le svariate segnalazioni in materia di edilizia scolastica che ci sono arrivate da settembre. Ricordiamo che non troppi mesi fa c’era anche stato già uno sciopero studentesco a causa degli allagamenti e delle infiltrazioni d’acqua dovute al forte maltempo". Ad oggi al sondaggio sottoposto ai ragazzi sono già arrivate quasi 600 risposte: "Mettono in luce le evidenti problematiche degli edifici coinvolti – dice Verdicchia –: muffa, crepe, cavi a vista, tubi pericolanti, bagni senza porte, continue infiltrazioni, infissi instabili. Poi problemi con i riscaldamenti, classi pollaio ed aule inadeguate dove si svolgono le lezioni. Tra le testimonianze più gravi sono riportate infiltrazioni d’acqua dove sono collegate le luci, vetri crepati e tubi di areazione pericolanti. La situazione non è accettabile – aggiunge – ma temiamo che venga messa da parte in modo sbrigativo".
Per questo, prosegue la rappresentante della Rete degli Studenti medi Marche, "ci auguriamo che, mediante il sopralluogo, si verifichino le reali condizioni degli edifici, vengano individuate le criticità strutturali e segnalati eventuali rischi immediati che potrebbero compromettere l’incolumità di chi frequenta la scuola. Per un cambiamento concreto – aggiunge Verdicchia – occorrono reali investimenti in lavori di ristrutturazione profondi, volti a mettere in sicurezza tutta la struttura del Campus. Qualora fosse necessario, si dovrebbe considerare l’idea di trovare luoghi alternativi che contengano gli studenti durante il periodo dei lavori, affinché la manutenzione si effettui nella più completa tutela della comunità studentesca. Per questo motivo stiamo raccogliendo prove e testimonianze da parte di chi l’ambiente scolastico del Campus lo vive ogni giorno, al fine di sollecitare interventi concreti da parte delle istituzioni competenti". Al questionario stanno rispondendo gli studenti di tutte le scuole presenti al Campus, ma per ora le due scuole con il maggior numero di risposte sono state il Bramante-Genga e il Mamiani. "La nostra battaglia – conclude – è per un’istruzione in spazi dignitosi e sicuri, perché nessuno studente si trovi costretto a studiare in condizioni di degrado e pericolo".
Alice Muri