Cancelleria, prezzi fermi solo grazie alle scorte

Alcune cartolerie hanno riserve e riescono ad evitare aumenti intorno al 10%. Rincari anche nei libri di testo (+3%): caccia all’usato

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Penna gel a 2.80 euro, un quaderno 2 euro, uno zaino 30 euro: sono solo alcuni dei prezzi che stanno ora correndo nelle cartolerie a causa degli aumenti del caro-scuola. E non è detto che non aumentino nelle prossime settimane. Il maggior rialzo ricade proprio sugli articoli scolastici, come quaderni e blocchi da disegno, ma anche cartelle e matite: "Il rincaro c’è stato sulle materie prime – commenta Giuseppe Balducci, di Buffetti –. Per assurdo, noi abbiamo le scorte dei prodotti dell’anno scorso, quando ancora costavano poco e possiamo rivenderli a poco, ma già tra pochi giorni i prezzi potrebbero aumentare di un 10% o 15%, per quanto riguarda la cancelleria. Quello che ho notato, soprattutto, è che c’è un minor afflusso di persone. Sono stati un luglio ed un agosto molto piatti, sia in negozio che nel sito online. Chiaro che anche i supermercati, i quali vendono i nostri stessi materiali, rendono poco semplice il nostro lavoro. Speriamo in un po’ più di movimento a settembre".

Anche Silvia Goffi, della cartolibreria Ines, si dice un po’ preoccupata: "Stiamo mantenendo i prezzi degli anni passati, perché vogliamo aiutare i genitori ed i loro bambini – commenta Goffi –, ma sicuramente si sente la difficoltà economica delle famiglie. Qui in negozio abbiamo anche il ritiro libri per le medie e in magazzino ne abbiamo ancora una bella scorta prenotata e mai ritirata. Diciamo che il periodo di rincari continui non sta facendo bene a nessuno, né alle famiglie né a noi". I libri, infatti, sono il "terrore" di ogni genitore in quanto, ogni anno, c’è sempre la necessità di almeno un nuovo libro che deve essere acquistato: "C’è stato un rincaro anche nei libri scolastici, di un bel 3% almeno – commenta Dario Iacomucci, della Fim Libro –. Sembra poco, ma se si va ad aggiungere questa cifra ad ogni libro di un ragazzo delle superiori, e non sono pochi, si arriva anche a una decina di euro in più. Anche per l’acquisto di libri c’è molta indecisione: da noi, per esempio, metà dei nostri clienti acquista usato, mentre l’altra nuovo. Direi che, in proporzione, si potrebbe parlare di un 50 e 50". Il problema è che, a cadenza annuale, escono versioni più aggiornate e se già si aveva un libro della stessa materia, oramai, quello dell’anno passato non va più bene, rendendo l’acquisto dell’usato, e di conseguenza la possibilità di risparmiare, sempre più difficile.

"Un buon 80% dei nostri clienti richiede l’usato, ma è andata male perché ogni anno vengono migliorati e le famiglie sono obbligate a comprarne di nuovi – dice Elisabetta De Giorgi, della Omnia Libri –. Sempre più famiglie sono interessate a questo tipo di risparmio, anche perché la fornitura di libri per il primo anno, che è abbastanza corposa, costa moltissimo e se si riesce a puntare sul risparmio noi cerchiamo di aiutarli. Infatti, sui libri usati, applichiamo uno sconto del 40%, mentre i libri nuovi vanno a prezzo di copertina".

Alessio Zaffini