"Cangini all’opposizione per avere un contratto"

Il consigliere comunale urbinate eletto con i voti della Lega e poi passato con Londei, accusato dagli ex di partito e da Laura Scalbi

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La Lega chiede le dimissioni dal Consiglio comunale di Federico Cangini. Alle ultime amministrative era stato eletto proprio con il Carroccio per poi presentare le proprie dimissioni, senza creare un gruppo misto ma entrando nella coalizione di Giorgio Londei, “Uniti per Urbino“.

"Il consigliere comunale Federico Cangini, eletto tra le fila della Lega, ha tradito il mandato affidatogli dagli elettori barattandolo con un un incarico alla Svim, la finanziaria della Regione Marche, presieduta da Gianluca Carrabs, per ben circa 8mila euro di consulenza per sei mesi, con scadenza a marzo 2021 – ha reso noto il referente provinciale della Lega di Pesaro Urbino, Lodovico Doglioni –. Soltanto qualche settimana dopo la sua elezione, aveva voltato le spalle alla Lega e a tutti i cittadini che gli avevano dato fiducia: oggi è chiaro il perché. Siamo tristemente abituati ad assistere al cambio di casacca di politici irresponsabili che antepongono gli interessi personali al bene comune e neppure Cangini si è sottratto a queste dinamiche viziate e oltraggiose. Per un misero contrattino ha tradito le aspettative dei suoi concittadini che hanno creduto in lui come giovane rappresentate nella lista Lega. Soltanto le sue dimissioni con effetto immediato da consigliere comunale potrebbero almeno in parte sopperire al danno subito per sua mano dai cittadini che lo hanno scelto – prosegue il referente leghista –. Adesso che ha ottenuto ciò cui ambiva, abbia quantomeno la decenza di lasciare lo scranno. Un atto tanto vile come quello commesso da Cangini non trova giustificazione neppure nella sua giovane età – ha concluso Doglioni – ma se ancora un briciolo di onestà intellettuale gli rimane, faccia un passo indietro e ceda il posto a chi davvero ha come unico obiettivo quello di lavorare per il futuro di Urbino".

Anche il consigliere comunale Laura Scalbi si domanda oggi se il passaggio del consigliere Federico Cangini dalla maggioranza all’opposizione non sia da attribuire a un interesse specifico emerso ora. La Scalbi punta il dito contro il consigliere di “Uniti per Urbino“ e si chiede se il passaggio dalla maggioranza all’opposizione non "possa essere spiegato con il contratto mai pubblicato, firmato da Gianluca Carrabs pochi giorni prima dell’insediamento della nuova giunta, che lo prevederebbe inserito all’interno della lista ufficiale successivamente con asterisco, una collaborazione con contratto di prestazione d’opera per un totale di 46 presenze in 5 mesi ed un compenso lordo pattuito in 8.025,16 euro e rimborso trasferte presso la Svim Sviluppo Marche S.r.l., rappresentata da Gianluca Carrabs in qualità di amministratore unico della società".