Pesaro, cani soli dopo la morte dei padroni per Covid hanno trovato famiglia

Tra le storie, anche quelle degli animali coinvolti in storie tragiche. E poi la mascotte, Tata: l’hanno adottata, ma è voluta tornare al canile

Buck e Tata, le due mascotte del canile dove vivono da 10 anni, assieme a Mary

Buck e Tata, le due mascotte del canile dove vivono da 10 anni, assieme a Mary

Pesaro, 20 marzo 2021 - Sulla collina di Pontevalle ci sono tante storie da raccontare, alcune anche tragiche, come i due cani rimasti soli dopo che i loro padroni erano morti a causa del Coronavirus. Ma, per fortuna, hanno già trovato una nuova famiglia. E lo stesso si spera per Bell , il pastore tedesco che ha assistito all’omicidio-suicidio di Novilara: era ancora in casa quando sono arrivati i carabinieri che, prima di entrare, chiamarono la guardia cinofila perché non si poteva prevedere la sua reazione. Ora è stato ’adottato a distanza’ da una ragazza che viene a trovarlo tutte le settimane con l’obiettivo di portarselo a casa quando sarà diventato meno aggressivo: le cose procedono per il verso giusto. Anche Axel sta cercando una nuova sistemazione dopo la recente scomparsa della sua padrona, che ha aveva anche due gatti, ospiti del gattile pochi metri più sotto: prima verranno sentiti i parenti, altrimenti saranno adottabili.

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Joe , invece, è un caso disperato, con già due adozioni fallite alle spalle: è un segugio di 4 anni davvero docile ed esser stato riportato al canile per due volte è stato doloroso. Ma c’è anche chi invece ci è voluta tornare a tutti i costi, come Tata , ormai considerata, insieme a Buck, la mascotte del canile. Questa cagnolina, che ha dieci anni, aveva trovato una famiglia meravigliosa, ma preferisce stare nel posto dove è cresciuta: in casa era inquieta, mentre appena l’hanno riportata al canile ha iniziato a fare le feste. Giusto rispettare il suo desiderio, così è stata messa al lavoro: allatta i cuccioli soli e, insieme a Buck , viene utilizzata per la pet-tearphy quando arrivani i giovani delle varie comunità di recupero che vengono in struttura.

Curiosa anche la storia di Culatello , operato di tumore alla zona anale: guarito, è diventato donatore di sangue per i cani che ne hanno bisogno. C’è poi un progetto per i cosiddetti ’cani morsicatori’, razze come Pitbull o Rottweiler che i padroni non vogliono più dopo essere stati morsi, oppure perché hanno avuto un bimbo e temono che possano essere pericolosi. Ce ne sono una ventina di cani con problemi comportamentali in canile ed ora per loro sta nascendo un progetto che si chiama "A pelo d’acqua": verrà costruita una piscina con circa 90 centimetri d’acqua, perché si è visto che quando nuota il cane si calma. Questi esemplari difficili saranno seguiti da un educatore specializzato.

Tutto ciò è reso possibile grazie alla generosità dei pesaresi, che continuamente portano aiuti al canile, anche economici. Le migliorie di questi anni sono arrivate tutte grazie alle donazioni dei privati: dai box riscaldati per l’inverno, completati nel dicembre 2018, ai due gazebo per il sole donati da Bagni Marino; dagli 8 alberi di ciliegio e altri arredi delle zone verdi donati da un vivaio, alla casetta per i volontari. Gli amanti degli animali regalano di tutto: coperte, cibo, giocattoli. Quello che non basta mai sono le crocchette gastro-intestinal per i cani randagi che hanno mangiato qualcosa di velenoso per strada e sono debilitati. Insomma, sulla collina di Pontevalle non si fa più.. una vita da cani. e.f.