Cantiano, ecco la lista della devastazione

Il sindaco Piccini ha tracciato un elenco: 48 frane, 22 aziende compromesse, 28 tra bar e negozi distrutti, idem 6 associazioni

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Dopo undici giorni dalla devastante alluvione che ha sconvolto Cantiano si incominciano a contare i danni.

"Sono i 48 movimenti franosi già censiti su un territorio di 84 chilometti quadrati, vasto e già fragile dal punto di vista idrogeologico – ha sottolineato nelle scorse ore il sindaco Alessandro Piccini – 22 le attività artigianali compromesse dall’alluvione, alcune con capacità produttiva azzerata, 28 attività d’impresa distrutte dall’alluvione (bar, ristoranti, negozi, uffici, ecc.), 6 sedi di associazioni ricreative-culturali distrutte. Questa in sintesi la fotografia di una situazione indiscutibilmente complessa e grave, che andrà inoltre continuamente monitorata, anche e soprattutto per salvaguardare l’incolumità dei cittadini che abitano e vivono questo territorio".

"Un contesto – ha aggiunto il primo cittadino – che, dati alla mano, giudichiamo di gravità unica nel territorio del comprensorio delle aree interne del Catria, in termini di danni al patrimonio pubblico, privato, imprenditoriale, sociale ed umano. La stagione autunnale e invernale a cui stiamo andando incontro potrebbero inoltre peggiorare una già delicata e precaria situazione".

"Ci aspettiamo pertanto – ha proseguito i sindaco – un adeguato interessamento da parte delle istituzioni tutte, perché un territorio così compromesso, con situazioni di rischio ed infrastrutture annientate dalla furia dell’alluvione merita adeguate ed immediate risorse da mettere in campo il primo possibile. Perché il pericolo della distruzione di un patrimonio naturale, boschivo, artigianale, culturale, umano e di biodiversità come quello cantianese è una perdita irreparabile per tutti". Come si ricorderà, il presidente della provincia Giuseppe Paolini ha già chiesto lo stato di calamità.

Anche domenica scorsa e ieri sono continuati i lavori per la messa in sicurezza della zona colpita e per sistemare gli argini dei fiumi, anche in vista di eventuali e ovvianete non sperate nuove piogge.

Al lavoro i Vigili del Fuoco, la Protezione civile, i volontari e i mezzi aziendali. Ieri il sindaco ha disposto anche di posticipare la scadenza della seconda rata della Tari (la tassa dei rifiuti) dal 30 settembre al 20 di novembre 2022.

Amedeo Pisciolini