Cantiano potrà scavare la sua villa romana

La Regione finanzia le ricerche per riportare alla luce un manufatto di epoca tardo repubblicana. Presto rilievi geomagnetici

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"Grazie alla legge n. 43 del 3 agosto 2020 – spiega l’assessore e vice sindaco di Cantiano, Natalia Grilli – sono state autorizzate dalla Regione Marche spese a sostegno della realizzazione di un progetto, di cui è beneficiario il Comune di Cantiano, per l’effettuazione di prospezioni archeologiche preliminari ad un futuro scavo vero e proprio di una villa romana a Piana di Sterpeto". A questo proposito, in seguito a un sopralluogo effettuato sul posto dal funzionario archeologo Diego Voltolini, dall’ex consigliere regionale Gino Traversini e dalla stessa Natalia Grilli, è stato predisposto un piano di intervento sulla base dell’interesse naturalistico (nei pressi della Riserva Naturale del Bosco di Tecchie), paesaggistico e monumentale dell’area (vicinanza con la Pieve di San Crescentino). "La Soprintendenza Archeologica – continua Natalia Grilli – si è pertanto resa disponibile per la stesura di uno specifico progetto condiviso di indagine. Fonti orali e raccolte di superficie effettuate nella zona hanno infatti restituito nel tempo numerosi reperti, alcuni per altro conservati nel Museo Archeologico e della Via Flaminia “Corsi“, che testimoniano la presenza di una villa rustica di epoca tardo repubblicana. In questa prima fase verrà effettuato un intervento non invasivo di prospezioni geomagnetiche, con lo scopo di realizzare una mappatura digitalizzata. Si procederà quindi a uno o più saggi di verifica. Si farà anche una raccolta digitalizzata del materiale d’archivio presente ad Ancona, (Archivio della Sovrintendenza ed Archivio di Stato) relativo alle ricerche archeologiche compiute nei secoli a Cantiano".

am. pi.