Caos vaccinazioni, arrivano i carabinieri

Avendo fatto accorrere 480 persone per i richiami Pfizer e 155 over 65 per le prime dosi AstraZeneca, ci sono state proteste, urla, rifiuti

La fila infinita ieri mattina già all'esterno del Rossini Center

La fila infinita ieri mattina già all'esterno del Rossini Center

di Roberto Damiani

Vaccinarsi a Pesaro? Facile a dirsi, ma è complicato a farsi. La prova si è avuta ieri mattina quando il sistema delle prenotazioni ha fatto accorrere nello stesso giorno 482 persone per il richiamo Pfizer e 155 over 65 per la prima dose del vaccino, che ieri era AstraZeneca. Risultato: sono stati chiamati i carabinieri e la polizia perché stava sucedendo di tutto. Non solo: qualcuno è svenuto ed è stato soccorso, un altro over 65 ha rinunciato per la terza volta a vaccinarsi con AstraZeneca alzando la voce per la "persecuzione". Già dalle 9 la fila occupava il piazzale d’ingresso del Rossini Center, con discussioni infinite tra le persone per la coda estennuante, battibecchi su chi avesse diritto a passare avanti, qualcuno ha iniziato a bestemmiare, altri a litigare per il saltafila, tutto perché si è creato un imbuto infinito davanti ai 4 medici dello screening per AstraZeneca. Non lo voleva praticamente nessuno. Tutti lamentavano patologie incompatibili con quel vaccino ma pochi potevano provarlo. Il meccanismo del rifiuto si è messo in moto perché la gente sapeva che c’era a disposizione Pfizer visto il numero dei richiami da soddisfare. N’è nato un parapiglia che ha portato all’intervento dei carabinieri e della polizia.

Un pensionato, molto agitato che non voleva più aspettare dopo ore, è stato accompagnato fuori dagli agenti senza discussioni ulteriori. Si è ripresentato dopo qualche ora per vaccinarsi. La coordinatrice delle infermiere Chiara Gianni, che ieri mattina gestiva la fase vaccinale, ha detto: "Sono molto arrabbiata per quello che è accaduto. Ce l’ho soprattutto con le tante persone che hanno bloccato i medici per almeno venti minuti ognuno, creando il caos, la fila e le proteste di chi arrivava per il richiamo. Avevamo in programma 482 richiami con Pfizer e 155 prime dosi, con AstraZeneca. Per i primi nessun problema, per i secondi un calvario di domande, pianti, svenimenti, rifiuti e soprattutto gigantesca perdita di tempo. Poi moltissimi hanno accettato di farlo ugualmente e solo una quindicina o poco più si sono rifiutati dopo mezzora di parole col medico di farlo. Ma quella mezzora per ognuno ha creato una fila enorme per tutti gli altri. Poi in mattinata abbiamo chiamato un quinto medico per velocizzare e intorno alle 13.30 abbiamo esaurito il mattino". Nel pomeriggio, sono stati fatti meno di 200 richiami senza problemi: c’era Pfizer.