
"Nessuna ipotesi esclusa" sull’incendio che ha divorato lo scatolificio Sigilla. Intervenuti oltre 30 i vigili del fuoco. Non si segnalano feriti o intossicati.
di Antonella MarchionniUn capannone industriale distrutto dalle fiamme. Vigili del fuoco al lavoro per quasi 20 ore. E, sull’origine del rogo, indagano i carabinieri senza escludere alcuna ipotesi. E’ quanto avvenuto venerdì notte allo scatolificio Sigilla in via Mario Ricci, nella zona industriale di Pesaro. I vigili del fuoco sono intervenuti con un grande dispiegamento di forze per domare le fiamme divampate intorno alle 21,30. Lo stabilimento, che si estende per molti metri quadri, è stato praticamente distrutto. All’interno si trovava carta e cartone, le materie prime utilizzate per le lavorazioni della "Sigilla" che hanno alimentato le fiamme.
Sono oltre 30 i vigili del fuoco che hanno lavorato senza sosta con l’impianto a schiuma per spegnere il violento rogo. Le squadre sono rientrate ieri pomeriggio intorno alle 17 dopo aver messo in sicurezza l’area. Le fiamme più alte sono state spente nella notte anche attraverso l’utilizzo di un’autoscala e un’autobotte. Sono stati necessari altri sforzi per spegnere alcuni focolari residui. A coordinare le operazioni c’erano anche il comandante dei vigili del fuoco e il funzionario tecnico di servizio. Sono accorsi sul posto i vigili del fuoco da Pesaro, Fano e Cattolica, con il supporto di un mezzo anche da Ancona arrivato nella notte.
Non si segnalano, per fortuna, persone coinvolte, feriti o intossicati, né danni agli stabilimenti vicini. Il rogo ha causato danni ingentissimi allo stabilimento e i carabinieri, insieme ai tecnici dei vigili del fuoco sono al lavoro per cercare di risalire all’origine dell’incendio. Non si esclude alcuna ipotesi circa la causa scatenante del rogo e gli investigatori stanno passando al setaccio anche i filmati delle telecamere per tentare di ricostruire quanto accaduto.