RICCARDO PAOLO UGUCCIONI
Cronaca

Capire l’Islam, tra tradizione e mutazione, in cinque incontri

Francesco Zaccarelli discute con Feisal Bunkheila su vari aspetti del mondo musulmano dal punto di vista storico, filosofico e teologico

al-Mustaʿṣim consegna il tesoro califfale nelle mani di Hulegu

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Uguccioni

La Provincia di Pesaro e Urbino e la Società pesarese di studi storici propongono alla cittadinanza, fra maggio e giugno, un ciclo di cinque incontri su “Islam fra tradizione e mutazione“. Le lezioni saranno tenute nella sala “Pierangeli“ (viale Gramsci, 4) da giovedì 15 a giovedì 12 giugno, sempre alle ore 18. Il relatore Francesco Zaccarelli discute con Feisal Bunkheila. La serie ha il patrocinio della Regione Marche, del Comune di Pesaro e dell’Università degli studi di Urbino. Il ciclo vuole approfondire la conoscenza del mondo musulmano dal punto di vista storico, filosofico e teologico secondo l’aureo concetto di Baruch Spinoza che esortava a non compiangere, non ridere né detestare le cose umane, ma a capirle. Un proposito non facile da praticare, se disappunto e pregiudizi velano l’oggetto del nostro studio. Ma noi sappiamo che fra il contesto cristiano e quello islamico sussistono secoli affascinanti di confronto, di scontro e di fertile interscambio. Poi si sa: le religioni sono monadi chiuse nelle proprie fedi, dunque faticano a parlarsi; ma gli uomini dialogano sempre, qual che sia il loro credo.

La prima conversazione tratterà del testo coranico, dalla “jahiliyya“ (la società araba preislamica) al modello profetico e alla questione del Califfato. Nell’incontro successivo si tratterà di sunna e sciismo, di mistica dai primi asceti ai sufi, di conflitti dottrinali fra tradizione e modernismo. Il terzo incontro tratta dei califfati medievali, dall’8° all’11° secolo, quindi si parla d’Egitto, dei mongoli, dei Timuridi e del subcontinente indiano. Saranno poi affrontati i grandi Imperi sovranazionali dal 16° al 20° secolo, quindi il discorso passa per lo scontro con l’Europa coloniale, per la crisi ottomana, i nazionalismi e le guerre di indipendenza. L’ultima conversazione si intitola “Il jihad come differenza e destino“, ed entra nella contemporaneità affrontando la questione palestinese, la rivoluzione iraniana (1979-1981) e l’assetto regionale, fino all’anno delle mancate "primavere arabe" (il 2011), al radicalismo islamico e alla scelta del martirologio terroristico.

Un tema vasto, quindi necessariamente sommario, ma che metterà l’ascoltatore in grado di orientarsi tra vicende complicate e un lessico complesso. Francesco Zaccarelli, già laureato in Giurisprudenza e in Economia e Commercio, a Pesaro ha esercitato per anni come notaio; nel 1981 diede vita con alcuni amici a un apprezzato ciclo di incontri,“"Idea 81“, nel quale fu proposta anche la serie “Conosci l’Islam?“; è un attento studioso del pensiero cristiano-orientale contemporaneo e del pensiero islamico, ha infatti conseguito un dottorato al Pontificio Istituto Orientale e un altro dottorato al Pontificio Istituto di Studi arabi e di Islamistica; ha anche studiato alla Sorbona di Parigi.

Feisal Bunkheila, nato a Bengasi, è un medico specializzato in Oncologia e Radioterapia oncologica, che ha svolto diversi incarichi di dirigenza presso l’Azienda ospedaliera universitaria Sant’Orsola di Bologna e, dal 2011, presso l’Azienda Ospedali riuniti Marche Nord dove ha diretto, fino al recentissimo pensionamento, l’Unità operativa complessa di Radioterapia oncologica. È stato di recente insignito del cavalierato dell’Ordine al Merito della Repubblica.