Cardinali, l’ispettore ferito da Fabio Savi della Uno Bianca "Vi racconto quei giorni"

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Nel 1991 si è trovato sotto il fuoco dei killer della Uno Bianca. Ieri, Antonio Cardinali, ispettore superiore della Polizia di Stato in congedo, è stato insignito dell’unica “Medaglia d’oro per le vittime del terrorismo“ tra le onoreficenze conferite dal Prefetto Tommaso Ricciardi.

Emozionato?

"Sì. E’ stato un riconoscimento alla dedizione che ho messo in Polizia, dopo oltre 30 anni in squadra mobile".

La motivazione alla sua onorificenza: "Rimasto ferito nello scontro a fuoco, per aver riconosciuto alcuni componenti della feroce banda contribuì nell’assicurarli alla giustizia": cosa ricorda?

"A colpirmi fu Fabio Savi, il più feroce. Alle 13, con una Fiat Uno di colore rosso, rapinarono l’ufficio postale di Santa Maria delle Fabbrecce. Il modo tipico di operare, senza scrupoli, insospettì. La centrale allertò: con il collega, Dante Bombini, coprimmo strada Montefeltro. Cercavamo una Uno Rossa, ma il nervosismo del passeggero dentro una Fiat Regata bianca, ci portò a fermarli a Campanara. Già da dentro l’auto spararono una raffica di colpi. Scapparono, ma fu importante per le indagini. Prima di prenderli, due anni dopo con la determinante collaborazione dei colleghi di Rimini, fecero un altro colpo a Pesaro in cui, il direttore di banca Paci, perse la vita".