Carlo Bo e Marcel Proust Un legame profondo che ci insegna tanto

Mostra ed eventi a Urbino per i 100 anni dalla morte. Il rapporto tra il critico e l’intellettuale francese è tutto da scoprire

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Carlo Bo e Marcel Proust: un legame apparentemente sfumato ma in realtà profondissimo. Quando Proust morì, il 18 novembre 1922 a Parigi, Bo aveva appena 11 anni e difficilmente lo conosceva. Ma più tardi, il Bo studente e poi professore e rettore se ne innamorò al punto da possedere circa settecento volumi nella propria immensa biblioteca inerenti lo scrittore parigino, uno dei più amati nella sua carriera di studioso di letteratura spagnola e francese.

Oggi, nel centenario della morte di Marcel Proust, la Fondazione Carlo e Marise Bo per la letteratura europea moderna e contemporanea esporrà in una mostra specificamente dedicata il vasto patrimonio librario e documentario che il rettore ligure ha raccolto nel corso dei suoi studi centrati sulla Recherche e sull’intera opera proustiana, in ben settant’anni di dedizione. La mostra si intitola “Linea Proust. Carlo Bo alla ricerca di un Proust niente affatto perduto“ ed è curata da Roberto Mario Danese e Tiziana Mattioli. Sarà inaugurata giovedì alle ore 16 nell’aula magna del rettorato in via Saffi 2 con gli interventi di Massimo Raffaeli, Simone Dubrovic e Carlo Maria Ossola, introdotte dai saluti istituzionali del prorettore vicario Vieri Fusi e dell’architetto Stefano Brachetti della Galleria Nazionale delle Marche, ai quali farà seguito la lettura di brani critici e d’autore per voce e interpretazione di Michele Pagliaroni, direttore artistico del Centro Teatrale Universitario “Cesare Questa“. A seguire, i presenti saranno accompagnati a Palazzo Passionei in via Valerio per visitare coi curatori le stanze della mostra al secondo piano. "L’esposizione – spiegano gli organizzatori – visitabile fino al 28 aprile 2023, è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e anche il martedì e giovedì pomeriggio dalle 14 alle 17, a ingresso gratuito ma su prenotazione al numero 0722 305681. Com’è nello spirito della biblioteca della Fondazione Bo, la mostra è pensata per un pubblico vasto, curioso, non necessariamente addetto ai lavori, e sarà accompagnata da un ciclo di letture a cura del CTU “Cesare Questa“ nei giorni 15 dicembre, 26 gennaio, 23 febbraio, 23 marzo e 27 aprile, che avranno lo scopo di tradurre in suoni le pagine più interessanti di Proust, e di Bo su Proust, ripercorrendo il rapporto d’immensa ammirazione del rettore che lo tradusse, lo interpretò e lo rilesse, senza tralasciare due rare traduzioni della moglie Marise". Le letture verranno pubblicate sul canale YouTube d’ateneo e negli stessi giorni, al mattino e su prenotazione, sono possibili analoghi intrattenimenti per le scuole.

Giovanni Volponi