
Carlotta Mancini, 26 anni, ha in mano l’attestato e una medaglia che regalerà alla nonna
Se non è l’unica donna pesarese che si è gettata nel mare – non facile – dello stretto di Messina facendo l’attraversata fino a Reggio Calabria, poco ci manca. Ma Carlotta Mancini, 26 anni, due giorni fa ha compiuto questa impresa particolare soprattutto per le forti correnti. "Siamo partiti a gruppetti di tre ed eravamo seguiti da una barca con marinai esperti di quel mare e delle correnti – racconta Carlotta – è stata una esperienza molto bella che vorrei ripetere lo scorso anno".
Paura?
"No, quella no. Essendo pesarese ho una bella confidenza con il mare. Ho fatto l’attraversata abbastanza bene anche se...".
Cosa è successo?
"Ad un certo punto in mare aperto sono andata per conto mio ed ho beccato una corrente molto forte per cui alla fine i 3 chilometri e mezzo sono diventati 4".
Allenamenti?
"Mi è venuta la passione per il nuoto frequentando la piscina di via Togliatti a Pesaro. Ho iniziato facendo poche vasche, poi tre mesi fa mi sono trasferita a Roma e lì tutti i giorni sono andata in piscina: anche un paio di chilometri al giorno".
Ma come l’è venuto in mente di fare la traversata dello stretto?
"Perché la organizza la società della piscina di Roma e così sono andata a fare questa bellissima esperienza. Anzi sarebbe bello che esperienze come questa le organizzassero anche le società di nuoto di Pesaro".
Tempo impiegato per questa sfida?
"Un’ora e 20 minuti. E alla fine mi hanno dato anche la medaglia. E sa cosa ci farò con la medaglia? Quando torno a Pesaro la regalerò a mia nonna che non so se è riuscita a seguirmi in questa impresa".
E i genitori?
"Mio padre e mia padre mi hanno sostenuto minuto per minuto con messaggini perché sono rimasti a Pesaro. Con me a Messina c’era solamente mia sorella. Bellissima esperienza e invito tutti gli appassionati a farla".
Per la cronaca la nonna di Carlotta è Franca Mancini, nota collezionista d’arte e titolare della galleria di Corso XI Settembre. Una famiglia ‘vissi d’arte...’ e adesso anche di imprese sportive. Commentano gli amici: "Un bel segnale e che sia di insegnamento per i nostri figli, per molti dei quali il massimo sforzo è farsi un aperitivo".
m.g.