Caro bollette: chi paga, chi (per ora) chiude

Il grido d’aiuto degli artigiani. Qualcuno la stangata l’aspetta, altri l’hanno già avuta. La fioraia: "Il mio conto della luce da 700 a 1200 euro"

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di Giorgia Monticelli

La preoccupazione sul caro delle bollette registrato nel primo mese del 2022 allarma anche gli artigiani e le associazioni di categoria. La Confartigianato di Pesaro e Urbino accoglie il grido d’aiuto dei piccoli produttori che dovranno stringere i denti per, almeno, il primo trimestre dell’anno.

Una situazione che presenta "luci e ombre", stando alle parole di Silvana Della Fornace, responsabile territoriale Confcommercio Pesaro e Urbino. Una grande ripresa della domanda che senza dubbio smuove i mercati ma che va ad affiancarsi ad un aumento, per molti insostenibile, delle spese. "Come Confartigianato abbiamo sollecitato il Governo sull’individuazione di misure capaci ad alleggerire l’aumento delle bollette che si è registrato per questo primo mese dell’anno. Chiediamo una riforma rapida della struttura delle bollette – ha detto Silvana Della Fornace, responsabile territoriale Confcommercio Pesaro e Urbino -, per garantire una distribuzione più equa degli oneri generali di sistema. Tante piccole imprese hanno dovuto fermarsi temporaneamente perché impossibilitati a pagare le tante spese. Temiamo che questi primi tre mesi dell’anno saranno tutti caratterizzati da questa situazione ma ci auguriamo, attenendoci anche alla previsione dei prezzi, che nel secondo trimestre la situazione possa migliorare in modo sostanziale".

Intanto, i piccoli artigiani iniziano a mettere mano ai portafogli per il primo rincaro dell’anno, sia riferito a luce, gas e acqua ma anche sui costi delle materie prime, sempre più difficili da reperire e che subiscono gli scossoni sull’aumento dei costi di trasporto. Per loro, è una specie di ’tsunami’. "La nostra bolletta della luce è passata da 700 a 1200 euro, parliamo quasi del doppio del prezzo – ha sottolineato Katia Guerra, del Garden Center Florio in via Lombardia -, oltre che un sostanziale aumento del costo della merce: un innalzamento che arriva anche al 35% sui prodotti in plastica, in cotto e sugli stessi fiori. Una situazione che si va ad aggiungere al difficile momento pandemico che stiamo vivendo e che crea inevitabilmente incertezze per il futuro".

In molti, però, stanno ancora attendendo la stangata di gennaio e si aspettano – in base anche ai racconti dei colleghi – una bolletta con prezzi alle stelle: "Il 30 gennaio arriverà la bolletta e capiremo di quanto sarà l’aumento delle utenze, intanto abbiamo già previsto un incremento del 50% - ha continuato Rossella Crisci, della carrozzeria e soccorso stradale Spadoni e Crescentini, in via Lazio -. Sarà un 2022 difficile e avremmo bisogno di maggior sostegni economici per mantenerci in piedi".

Ad accodarsi al pensiero dei colleghi anche Silvia Berroni, del "Pneus Racing" in via Divisione Acqui: "Non solo aspettiamo il rincaro delle bollette, ma è diventato difficile anche reperire i materiali. Non ci arrivano le gomme per macchine e moto e siamo costretti ad accontentarci delle materie prime che ci spediscono i fornitori. Le gomme termiche? Ormai diventate irreperibili".