"Caro sindaco, piantaci gli ippocastani"

Il Circolo di Rifondazione interviene sulla polemica degli alberi abbattuti e lancia una controproposta al primo cittadino, Massimo Berloni

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"Se il sindaco Berloni ha davvero a cuore gli ippocastani di viale Martiri della Resistenza, gli indichiamo noi un modo per dare sostanza a questa affermazione". Anche il Circolo cittadino di Rifondazione interviene sulla questione degli ippocastani abbattuti sul lato destro di viale Martiri (guardando verso Fano), come già aveva fatto del resto l’associazione ambientalista Lupus in Fabula, esprimendo più di una perplessità. Lo fa attraverso una lettera aperta al primo cittadino. Nella quale si legge, tra l’altro: "Lei ha dichiarato alla stampa di essersi impegnato al massimo per salvare gli ippocastani del lato destro di viale Martiri della Resistenza, ma di non esserci riuscito. Pur non essendo del tutto convinti di quanto da lei affermato, le indichiamo noi il modo per dare sostanza alla sua affermazione. La giunta precedente ha ritenuto opportuno uniformare tre viali (viale Gramsci, don Bosco e Martiri della Resistenza) con la stessa piantumazione di lecci e di conseguenza è stato dato l’incarico ai progettisti di viale Martiri della Resistenza (2020) prima di quello al botanico. A questo errore si può ancora in parte rimediare".

Il modo, secondo Rifondazione, consisterebbe nel sostituire gli ippocastani abbattuti non più con dei lecci, come previsto, ma con altri ippocastani. Scrive infatti RC: "Lo scempio dell’abbattimento degli ippocastani è davanti agli occhi di tutti i nostri concittadini, che sanno che gli alberi da abbattere davvero (codice rosso) erano relativamente pochi, ma che si è proceduto lo stesso perché non erano “compatibili“ con il progetto di sistemazione del viale stesso. Non conosciamo tale progetto, ma intendiamo per adesso andare oltre. Non tutti sanno però che un viale non ha mai due distinte specie arboree, lecci sul lato destro e ippocastani sul lato sinistro. Il che significa che si prevede l’abbattimento di questi ultimi e la loro sostituzione con dei lecci per uniformarli a via don Bosco, spendendo, anzi sprecando, altri soldi".

La proposta: "Se vogliamo evitare il futuro spreco di danaro e il mantenimento della massa arborea almeno dal lato sinistro, lei, signor sindaco, ha il potere di intervenire e di far sostituire la prevista piantumazione dei lecci sul lato destro oggetto di sistemazione con la messa a dimora di altri ippocastani. In tal modo il viale risulterà omogeneo e gradito a tutti. Se lo ritiene necessario può far sottoporre gli ippocastani del lato sinistro all’attenta analisi di un fitopatologo, così come può interessare all’argomento le associazioni ambientalistiche".

Il post scriptum: "La ditta che ha vinto l’appalto sta abbattendo un po’ alla volta tutti gli ippocastani del lato destro. Che fine fa tutta questa massa di legname, che fra l’altro ha anche un significativo valore economico? Cosa prevede a tal proposito il contratto d’appalto?".

a. bia.