Carrara torna alla carica: "Adriatic Link, troppi silenzi"

Il comitato: "Il sindaco Seri si faccia promotore delle istanze dei cittadini e dia certezze alla comunità. Si realizzino marciapiedi e rotatorie dove mancano".

Carrara torna alla carica: "Adriatic Link, troppi silenzi"
Carrara torna alla carica: "Adriatic Link, troppi silenzi"

Adriatic link: il comitato di Carrara "Uniti contro la centrale" denuncia "il silenzio sospetto" di Terna sugli interventi di mitigazione e compensazione legati alla nuova stazione di conversione, che sorgerà a Carrara, a fianco dell’attuale centrale elettrica, come terminale dell’elettrodotto sottomarino tra Marche e Abruzzo. "Il sindaco Seri - affermano - si faccia promotore delle istanze dei cittadini e dia certezze alla comunità".

"Dopo l’incontro di giugno con il sindaco – fanno presente Davide Delvecchio, Paolo Devincenzi, Roberta Luziani, Alessandro Ubaldi e Raffaella Benvenuti – nel quale Terna non ha partecipato, per discutere della nuova centrale e delle opere mitigative e compensative, è calato il silenzio". Nonostante le sollecitazioni all’Amministrazione comunale "dell’intera vicenda non si è più parlato, mentre Terna sta proseguendo con il cronoprogramma dei lavori. Il 7 settembre ha, infatti, comunicato l’appaltato alla ditta Prysmian per 630 milioni di euro, il contratto per la fornitura e la posa in opera dei cavi sottomarini e interrati, con il collegamento Hvdc (corrente continua ad alta tensione) tra Abruzzo e Marche da 1000 mw di potenza, lungo circa 250 km, di cui 210 km sottomarini,: l’investimento stimato è in circa 1,3 miliardi di euro". Queste le richieste del Comitato tra opere mitigative e compensative. La proposta dei cittadini è di procedere con "l’interramento di tutti i cavi da 135mila volt e da 380mila volt nelle zone adiacenti le case e il centro abitato, di eliminare la rumorosità dell’attuale centrale elettrica, di un prevedere un piano di imboschimento attorno alla attuale centrale elettrica, con alberi di alto fusto". I cittadini vorrebbero che fossero loro riconosciuti degli indennizzi "per la svalutazione dei beni immobili nelle vicinanze delle centrali elettriche e la loro esenzione da imposte o tasse comunali".

E ancora come compensazione il Comitato suggerisce "la realizzazione dei sottoservizi (rete fognaria, idrica, gas metano, fibra) in tutte le zone mancanti della nostra comunità; la realizzazione di un marciapiede lungo via Flaminia, nel tratto che attraversa la frazione di Carrara, e di una rotatoria davanti lo spartitraffico per Mombaroccio". Il Comitato propone anche "l’asfaltatura di tutte le strade dei quartieri interessati dalla centrale elettrica, la costruzione di un marciapiede lungo via San Cesareo fino alla chiesa, la ristrutturazione della ex scuola elementare di Carrara per farne la Casa delle associazioni, la costruzione nel parco pubblico di Carrara di uno spogliatoio attrezzato, la messa in sicurezza del fosso di Carrara, la realizzazione della nuova strada per la scuola di Carrara e Cuccurano con una rotatoria sulla statale Flaminia e un parcheggio al servizio dell’edificio scolastico".

Anna Marchetti