Carreggiate dimezzate Sassocorvaro in ginocchio

Affonda in parte la strada verso Gadana. Ciclabili saltate, isolata una scuola

Carreggiate dimezzate  Sassocorvaro in ginocchio

Carreggiate dimezzate Sassocorvaro in ginocchio

Come un biscotto bagnato, la strada che da Gadana porta a Urbino non ha retto. Si è staccata una porzione dal corpo centrale, nella curva, trascinandosi parte del camminamento e carreggiata: si procede a senso unico alternato, lentamente. La paura è che nelle ore altre porzioni possano andare giù per la scarpata, dove tra l’altro ci sono delle abitazioni. La porta di accesso al capoluogo ducale è messa male e mette a rischio il collegamento con frazioni e buona parte del Montefeltro. Sul posto la polizia, la locale, i vigili del fuoco e i tecnici comunali. Questo è il danno, ad ora, più grave che ha colpito la città ducale in queste 48 ore di allerta meteo arancione e che si è palesato proprio quando ha smesso di piovere.

Nell’interno invece la conta dei danni sarà lunga per il comune di Sassocorvaro Auditore. "Abbiamo fatto il punto con la Prefettura e siamo in ginocchio, è difficile dire qual è l’area più colpita. Sono diverse le frane che hanno chiuso le strade, come quella di circa 50 metri sulla Sp67 che da San Donato in Tavoglione porta a Sassocorvaro. Poi c’è quella di via Giusti che dal Comune conduce alle scuole di Sassocorvaro, rendendole di fatto isolate – racconta Daniele Grossi, sindaco di Sassocorvaro Auditore –. Le quattro famiglie che hanno passato la notte fuori in via precauzionale sono rientrate nelle loro case di Fontanelle. Altre frane le abbiamo a Valle Avellana, San Giovanni e Ca’ Salvo senza dimenticare Piandalberi. Sono diversi i controlli in corso da parte dei tecnici e a Vigili del Fuoco e degli ingegneri regionali. Non abbiamo persone isolate e feriti ma abbiamo chiesto a Provincia e Regione che venga riconosciuto lo stato di emergenza. A Casinina la strada di via Fosso Ca’ Guerra è chiusa perché in parte è ceduta, con i tecnici valutiamo se ci sono le condizioni per riaprila almeno in parte. Tutta quella zona è stata distrutta tra fango, alberi caduti e pezzi di pista ciclabile divelti".

Casinina è la frazione più a valle e quindi provata su più fronti; ieri mattina è mancata l’acqua corrente a causa di una rottura della tubazione che la trasporta da Mercatale. Questa è stata ripristinata nel pomeriggio dopo un’accurata ripulitura dei depositi. Tornando a Casinina, lungo fosso Ca’ Guerra tutto è un po’ cambiato: quello che rimane della strada sembra più pendente. Diversa. Qualcosa è rimasto immutato al di là del fosso, le arnie. Come avviene nella loro naturalità, anche in questo caso, le api sono stoiche.

Francesco Pierucci