Cartoline del San Bartolo: 12 visioni storiche celebrano l'eccellenza

L’iniziativa del Carlino con Bcc Gradara e gruppo Hera. Le immagini in edicola da domenica

In arrivo le cartoline del colle San Bartolo

In arrivo le cartoline del colle San Bartolo

Pesaro, 8 giugno 2018 - Se il Conero è una massiccia balena il Colle San Bartolo declina come un’ala, enorme ma dolce. Tanto che Gianni D’Elia nella sua poesia, Braci del San Bartolo, scritta subito dopo il furibondo incendio del 4 agosto scorso, inizia facendo l’eco a Baudelaire.

Parafrasando le parole del poeta il «Grande albatro di tufo e d’arenaria la cui apertura alare abbraccia il mare va piatto e lunghissimo all’altissima aria, d’ocra di verde al celestino astrale...».

Tanto azzeccata è la metafora che è bastato il primo verso di Braci del San Bartolo per sciogliere la sala dell’ex palazzo comunale di Fiorenzuola di Focara in un sentito applauso. Venerdì pomeriggio c’è stata la cerimonia di presentazione della nuova iniziativa del Carlino per tutti i suoi lettori: “Il colle da salvare: San Bartolo - 12 imperdibili schede da collezionare”.

«Si tratta di una dozzina di suggestive immagini del secondo dopoguerra – ha spiegato Luigi Luminati, a capo del Carlino di Pesaro, con accanto seduti i sostenitori fondamentali dell’iniziativa, il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Gradara Fausto Caldari e Gilberto Tinti del Gruppo Hera –. I lettori troveranno i paesaggi e i personaggi del colle che si eleva fra Pesaro e Gabicce, gentilmente messe a disposizione del giornale dal collezionista pesarese Gabriele Stroppa Nobili e dall’Archivio del Quartiere San Bartolo con la collaborazione di Massimo D’Angeli e di Jolanda Filippini».

Così a salire in cima al colle sono stati molte istituzioni, tra amministratori e autorità, ma anche vari lettori, speranzosi di vedere in anteprima le cartoline. Tra questi l’architetto Roberta Martufi; l’assicuratore Enzo Mancini dell’assicurazione Generali Porta Rimini; il signor Daniele Falcioni che davanti ad una cartolina, raffigurante la spiaggia di Vallugola negli anni ’60 ha aperto il rubinetto dei ricordi. «La falesia era tutta coltivata. Con mio padre e mio zio raggiungevamo la casa colonica, già disabitata per lo spopolamento dei contadini e dove oggi ha trovato posto un ristorante, per pescare le cozze». Ma per avere le cartoline bisognerà rivolgersi in edicola. «Da domenica 10 i lettori troveranno in edicola, assieme alla copia del Carlino, la cartella-contenitore – ha ricordato Luminati – e poi dal 12 al 29 giugno, per tre settimane, con cadenza martedì-mercoledì-giovedì-venerdì, le 12 immagini da raccogliere e da collezionare».

Per essere precisi le uscite saranno da domenica 10 giugno al 15 giugno. Poi le uscite riprenderanno dal 19 al 22 giugno. Infine, le ultime quattro uscite saranno dal 26 al 29. «Il colle San Bartolo è veramente un’eccellenza da salvare: questa suggestiva testimonianza è il modo migliore per aggregare sinergie, tenendo alta l’attenzione su una priorità da affrontare» è stato sottolineato nell’illustrare le ragioni della grande iniziativa editoriale.

In totale accordo si sono detti Fausto Cadari, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Gradara, e Gilberto Tinti dirigente di Heracomm, ambedue sostenitori dell’iniziativa. «Siamo una banca legata al territorio – ha detto Caldari –: coltivarne l’identità attraverso la cura della memoria è la prima tutela e il migliore degli investimenti di chi deve costruire il futuro». Tinti nel portare i saluti dell’amministratore delegato di Heracomm – l’ingegnere Cristian Fabbri – ha confermato quanto ciò sia vero persino in un colosso del settore dei servizi «con solide radici negli enti pubblici la cui forza e il cui sviluppo sono proprio nell’essere rimasto ben radicato al territorio di origine». Buona raccolta a tutti.