Case di riposo e residenze protette: "I test deve pagarli l’Area vasta"

"Lo screening per ora viene effettuato due volte al mese da parte delle cooperative che gestiscono le strutture"

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Legacoop Marche chiede all’Area Vasta 1 Fano-Pesaro-Urbino di sottoporre a tampone gratuito ospiti e operatori delle strutture residenziali sociali e socio-sanitarie gestite dalle cooperative sociali. Fino ad ora, Asur non paga. "Lo screening, al momento, viene effettuato due volte al mese – scrive Legacoop – da parte delle cooperative gestrici con i test antigenici rapidi, come forma di prevenzione di diffusione del Covid sia per gli utenti sia per gli operatori.

Una richiesta già presentata dalle cooperative che gestiscono strutture residenziali e che ora viene rafforzata da Legacoop Marche, sulla base della circolare n. 14915 del 29 aprile 2020 del ministero della Salute che non prevede che lo screening sia a carico degli enti gestori e di conseguenza della cooperazione sociale. L’attuale imposizione alla cooperazione sociale da parte dell’Area Vasta 1 deriva da un’interpretazione non chiara della norma e questo sta rappresentando un costo improprio posto a carico delle cooperative che sono costrette a effettuate i tamponi preventivi per i lavoratori e per gli utenti. Un onere straordinario ed improprio, che non è previsto nelle rette definite dall’ente pubblico per le strutture sociali e socio-sanitarie. Su questo tema Legacoop Marche e le cooperative sociali che operano nella provincia di Pesaro e Urbino chiedono di avviare al più presto un confronto con la direzione dell’Area Vasta 1"