ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Caso ex Amga, l’area sta per tornare nelle mani dei prirvati

Ex Amga, un altro fronte per il sindaco Biancani. Che per ora non ha messo mano al problema ma dovrà...

Ex Amga, un altro fronte per il sindaco Biancani. Che per ora non ha messo mano al problema ma dovrà...

Ex Amga, un altro fronte per il sindaco Biancani. Che per ora non ha messo mano al problema ma dovrà...

Ex Amga, un altro fronte per il sindaco Biancani. Che per ora non ha messo mano al problema ma dovrà farlo. Non glielo ordina il dottore di agire ma il buon senso. Tra pochi mesi quell’area di via Morosini, oggi sottoposta ad una bonifica ‘naturale’ del sottosuolo intriso di idrocarburi rilasciati nel 1944 durante la guerra, dovrà tornare nella disponibilità dei proprietari privati. Lo impone il Tar. L’autorizzazione edilizia permette loro di costruire una torre di 9 piani, come le altre due già accanto realizzate quasi vent’anni fa. Scrive Urbano Rombaldoni, della società Arco Vallato, uno dei proprietari: "Abbiamo chiesto a questa nuova amministrazione di chiudere finalmente, dopo 26 anni, la permuta richiesta dal Comune stesso, stipulata nel 1999, che prevedeva come già avvenuto la cessione da parte delle nostre società dei 22 ettari in totale di terreno del Miralfiore al Comune in cambio della costruzione di 3 torri e case a schiera al Benelli, più un’area in via Trometta, più altri 253 metri quadrati di costruzione su un diverso terreno, da inviduare, oppure 500.000 euro in contanti in alternativa a questa ultima proposta. Come risaputo, un’altra ditta ha potuto portare a termine la costruzione delle due torri e delle case a schiera mentre le altre nostre quattro, che avrebbero costruito insieme la terza torre e le case a schiera, hanno avuto la sfortuna di incappare nella parte di terreno inquinato. Cosicché il Comune si è preso i 22 ettari che valevano oro, fin dal 1999, dandoci in cambio l’area dell’ex-Amga, inquinata ed ancora in bonifica, l’area di via Trometta che è ancora da rogitare, e gli altri 253 mq su un altro terreno anche esso ancora da individuare. Quindi ha ricevuto da noi un immobile, il terreno del Miralfiore del valore di milioni di euro, 26 anni fa, senza nulla darci ad oggi, ma solo creando grossissime difficoltà economiche e morali alle nostre ditte e alle nostre famiglie. E pensare che avevamo già in mano il permesso di continuare le rimanenti costruzioni al Miralfiore. Ma al Comune serviva ancora più parco e noi in buona fede glielo abbiamo ceduto. Tutto ciò ad opera non di un privato ma da un ente pubblico il cui fine più nobile dovrebbe essere il rispetto e la tutela dei suoi cittadini".