Caso ospedale, riaprono i reparti

L’assessore alla sanità Elisabetta Foschi: si sbloccano la terapia intensiva della cardiologia e la psichiatria

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di Francesco Pierucci

Ci sono novità positive per quanto riguarda l’ospedale di Urbino, da oggi si va verso una situazione di ripristino dopo le criticità che si erano presentate.

Nel territorio comunale, a ieri, i positivi son 115 mentre le persone in quarantena 172. Abbiamo incontrato l’assessore alla sanità Elisabetta Foschi.

Aggiornamento sul nosocomio: ci sono novità.

"Sì, oggi si possono riaprire i posti letto della terapia intensiva della cardiologia e questa è una grande e bella notizia. Sappiamo che era stata chiusa a causa dei contagi tra gli operatori sanitari, e questa è una bella risposta per tutte le necessità del territorio per un ospedale che è no covid e quindi che si occupa sopratutto di altre patologie.

Per quanto riguarda i positivi dell’area contumaciale dell’ospedale a venerdì erano 3, quindi è ripreso il trasferimento dei pazienti che arrivano in struttura e vengono riscontrati positivi con il tampone. Il 24 riapriranno anche i posti nel reparto di psichiatria, anche quello era stato chiuso mandando i pazienti a Pesaro. Sempre lunedì, in base ai dati di contagio, si valuterà per il resto".

Abbiamo raccontato l’emergenza nelle scorse settimane, come Comune avete avanzato richieste per far sì che questa non si ripeta?

"Sì e anche la Regione ha chiesto l’eventuale invio di personale medico e infermieristico dalla Protezione Civile, Esercito e Marina Militare. Però a parte la notizia di un sopralluogo effettuato a noi non è giunto alcun riscontro e non è stato mandato alcun rinforzo.

Su questo vorremmo maggiori garanzie perché se la situazione dovesse ripetersi noi come amministrazione siamo pronti, come fatto lo scorso anno, a mettere a disposizione alloggi e vitto per il personale. Però ad oggi il Governo non ha mandato nulla".

Il Pd di Urbino chiede "Gambini e Foschi dove sono", proprio in riferimento alla critica situazione dell’ospedale, invitandovi ad uscire dal torpore.

"Ci accusano di un torpore imbarazzante. Sia il sindaco che io tutti i gironi siamo a chiedere, sollecitare e monitorare la situazione dell’ospedale e del territorio. Nessun torpore e imbarazzanti mi sono sembrati i loro quesiti; chiedere lumi sul primario di medicina quando si sa benissimo tutta la vicenda, strascichi legali compresi. Per quanto riguarda la situazione del primario del Pronto Soccorso dico che già a ottobre hanno deliberato il bando e dovrebbe farsi il concorso a marzo, e c’è interesse. I reparti sono stati chiusi perché mancano gli infermieri fondamentalmente e la Regione è oltre un anno e mezzo che non ha dato il via ad un concorso per questa figura sanitaria. Governavano loro e lo chiedano a noi, questo mi sembra imbarazzante. Così come che dal Governo non siano arrivati aiuti nonostante le grandi dichiarazioni di disponibilità a collaborare, la Regione ha fatto richiesta, come detto prima".

In città com’è la situazione?

"Più o meno stabile. Da quando abbiamo attivato il numero gratuito per le persone malate di Covid in isolamento abbiamo ricevute tante telefonate (338 405 6602, dal lunedì al sabato), soprattutto fuori dal territorio comunale di Urbino quindi è bene che si prenda in considerazione questo e che si faccia qualcosa.

La situazione sta migliorando e questo vuol dire che le persone sono seguite anche dalle Usca che sono state raddoppiate".