"Cassa forense mafiosa" Condannato un avvocato

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L’ha definita "un’associazione mafiosa, con bilanci truccati, non trasparente". Accuse rivolte all’indirizzo della Cassa nazionale forense, quella della categoria professionale a cui appartiene. A lanciarle è stato infatti un avvocato pesarese, Silvio Ulisse, classe 1975, che, finito a processo per diffamazione, ieri è stato condannato al pagamento di 800 euro di multa. Il pm Federica Guarrella aveva chiesto 8 mesi di reclusione. Ma l’imputato è stato assolto per due episodi del 2016 e ritenuto responsabile invece per diversi altri contestati per il 2018. Ulisse è stato anche condannato a pagare mille euro di provvisionale (su 10mila richiesti) a titolo di risarcimento danni a favore della Cassa nazionale forense che, con il presidente dell’epoca Nunzio Luciano, si è costituita parte civile assistita dall’avvocato Roberto Brunelli. "Cifra che – ha spiegato Brunelli – sarà devoluta al fondo destinato agli avvocati indigenti". E anche ieri Ulisse è tornato a ribadire le sue accuse, depositando 60 pagine di dichiarazioni spontanee contro la Cassa. Ha chiesto al giudice di trasmettere gli atti alla procura, ma gli è stato risposto di presentare di persona in procura tutto il suo carteggio contenente, a suo dire, gli elementi contro l’ente previdenziale dei legali. Materiale che Ulisse avrebbe già inviato anche a tutte le massime personalità politiche e autorità giudiziarie italiane, dal presidente della Corte Costituzionale fino al Ministro degli esteri pentastellato, Luigi Di Maio. "Non ho diffamato nessuno – aveva detto Ulisse – ma solo portato alla luce tutta una serie di condotte illecite". Ma il giudice non gli ha creduto e lo ha condannato.

e. ros.