Pesaro, cavalcaferrovia finito ad aprile: "Dopo Mestre, bene averlo rifatto"

L’assessore Belloni, alla luce del bus caduto in Veneto, rievoca i momenti in cui emerse che la struttura vicina ai Cappuccini presentava proprio sui parapetti grossi problemi di sicurezza

Lavori attualmente in corso sul cavalcaferrovia
Lavori attualmente in corso sul cavalcaferrovia

Pesaro, 5 ottobre 2023 – Il cavalcaferrovia dei Cappuccini riaprirà a 4 corsie tra marzo e aprile prossimi, lo dice l’assessore all’Operatività Enzo Belloni. Ma se uno guarda il disastro di Mestre, e il fatto che un cavalcavia alto, in quel caso, solo 55 centimetri, potrebbe essere stata una delle cause della tragedia, viene da pensare a quanto sia stato necessario, a Pesaro, affrontare i lavori che stanno mettendo in sicurezza l’intero parapetto della struttura pesarese.

Assessore, cosa ha pensato quando ha visto il disastro di Mestre?

"Che noi – risponde Belloni – siamo stati bravi a chiudere il nostro. Ma mi metto anche nei panni di altri, chi va a pensare una tragedia del genere?".

Quale fu lo spunto per iniziare i lavori sul cavalcaferrovia?

"Nel 2019 pareva cascasse. Investimmo subito 40mila euro per fare verifiche e analisi strutturali. Risultato: sul ponte, fatto negli degli anni ’70, le criticità erano proprio sui parapetti e balaustre laterali. Per questo quando è arrivata l’analisi dei tecnici, l’abbiamo chiuso: corsie ridotte da 4 a due, perché se qualcuno andava contro il guard rail non sapevamo cosa poteva succedere. Meglio chiudere due corsie e prendersi qualche ’vaffa’ dai pesaresi, che rischiare...".

Poi?

"Poi abbiamo iniziato la prima parte dei lavori. Ci siamo aggiudicati 3 milioni nel 2020 vincendo un bando del ministero, per iniziare la ristrutturazione. I 3 milioni entravano in cassa solo nel 2022. Ma intanto ci eravamo portati avanti col progetto. Quindi gara e poi i lavori. C’era da rifare il guard rail e il cordolo che lo sostiene".

A che punto siamo adesso?

"Ora stiamo aspettando l’ok dalle ferrovie per poter lavorare, a novembre, sopra la linea ferroviaria, che è una procedura sottoposta a una serie di autorizzazioni, ma nel frattempo lavoriamo sotto, dalla parte del Monumento della Resistenza, e poi su via Montegrappa, e lì forse dovremo modificare la viabilità".

Lavori finiti quando?

"A primavera apriremo a quattro corsie. I lavori in tutto sono durati un anno".

E come sarà il cavalcavia?

"Guard rail alto 1,50 metri, nuove luci, con i lampioni che partono da terra. Al centro viaggerano i veicoli da 32 tonnellate in su, a destra i mezzi più leggeri, auto e simili".

In conclusione?

"La butto in politica. Se in Italia invece di regalare i soldi per il 110%, li destinavamo a mettere in sicurezza le opere pubbliche del paese, era meglio".