Cavallino, rimpatriata di calcio e passione

Una cinquantina di persone si sono riunite per festeggiare i quarant’anni anni dalla fondazione. La società celebre negli stadi di Seconda e Terza

Cavallino,  rimpatriata di calcio e passione

Cavallino, rimpatriata di calcio e passione

In un calcio senza memoria, in cui i soldi hanno ormai quasi del tutto soppiantato il blasone, sono le realtà locali a mantenere viva la storia dello sport. Ed è così che, a fine agosto, circa 50 persone si sono riunite per festeggiare i 40 anni dalla fondazione dell’A.S. Cavallino, squadra di Castelcavallino, che scese in campo per l’ultima volta nella stagione 200506, ma è rimasta viva nei cuori di chi l’ha vissuta o sostenuta.

Nata nel 1983 per volontà degli abitanti della frazione (che, orgogliosamente, avevano ottenuto qualche anno prima un campo sportivo comunale) e di alcuni urbinati, la società si è distinta negli stadi di calcio di Terza e Seconda categoria per circa 20 anni e ha avuto in Giuseppe Balducci il proprio presidente storico. Oltre a lui, al vertice del Cavallino si sono succeduti Edgardo Giannotti e Marcello Rossi, il quale, a metà degli anni ‘90, insieme all’allora segretario Alberto Renzulli, promosse la ripresa delle attività della squadra dopo un brevissimo periodo di pausa.

Nonostante tale pausa sia ora diventata permanente, quarant’anni valevano bene una ricorrenza e così, all’inizio dell’estate, Luca Silvestrini (secondo portiere nell’annata 200304) e Filippo Pretelli (attaccante con più di 100 reti segnate, tra il 1998 e il 2005) hanno dato via a un passaparola tramite un gruppo Whatsapp, che ha creato entusiasmo e portato all’organizzazione di un evento al campo sportivo di Cavallino. Non è stato semplice raggiungere tutti gli ex calciatori, dirigenti e allenatori, per questioni di trasferimenti in altre città e ferie estive, ma quasi 50 persone si sono ritrovate, il 26 agosto, ricordando storie e passioni calcistiche legate ai 40 anni dell’associazione.

E non sono mancati discorsi commemorativi di presidenti, allenatori e dirigenti accompagnatori, alcuni dei quali hanno sfoderato divertenti aneddoti o cimeli delle stagioni calcistiche passate nella LND Marche. Inoltre, 16 temerari, quasi tutti over 45, hanno deciso di sfidarsi in una partitella di calcio molto simile alla malinconica "scapoli - ammogliati", disputata proprio allo stadio di Cavallino, intitolato al compianto Simone Florio (anch’egli un tempo giocatore della squadra locale). Un ricordo particolare è andato al defunto Claudio Giambartolomei, indimenticato allenatore della società, ultimo a guidare il Cavallino dalla panchina.

La serata è proseguita con un aperitivo e una cena preparati da "Remo", insieme ad alcuni amici e soci dell’associazione ricreativa-culturale "Clivo Fiorito", nei locali del campo, concessi gratuitamente dal Comune, che gli organizzatori ringraziano sentitamente. A degna conclusione di un evento così speciale, una chiusura altrettanto speciale, con i fuochi d’artificio.

Nicola Petricca