C’è chi se ne va inconsciamente Le carezze svaniscono in memorie

Nel silenzio più buio, ma tremendamente assordante, c’è chi se ne va inconsciamente. Le carezze di un tempo molto vicino, svaniscono in memorie lontane. La malinconia è fredda tra le mani di chi può ancora restare. Occhi socchiusi generano l’odore di lacrime giuste. Lacerante sofferenza di una coscienza che si impone senza permesso.

È successo, ma non è possibile crederci. Un’abitudine che non sarà mai tale; piuttosto, è un costante rifiuto che col passare del tempo si trasformerà in rassegnazione. Cosa ci sarà altrove? Cosa si cela oltre quel mistero, quel mondo del quale tutti vorrebbero sapere forma e colore? Ritrovarsi nei sogni notturni, abbracciarsi e scaldarsi di parole mai dette. Uno scarabocchio, una canzone, una fotografia che racchiude un secondo di tutto ciò che è stato. Vorrei dedicare queste parole a tutti coloro che ultimamente hanno perso qualcuno: un amico, un amore, un eroe.

La vita è un cerchio che ha un inizio e purtroppo ha una fine; è un disegno al quale cercano di farci abituare fin da quando siamo piccoli. Eppure ogni volta che subiamo una perdita, è come se si entrasse in un vortice di oscure paure, dal quale sembra quasi impossibile uscire. Esistono legami indissolubili che non necessariamente richiedono lo stesso sangue. Anche se ci si dovesse perdere di vista, ognuno di noi, è stato in qualche modo folgorato e in parte forgiato da quella breve, ma intensa, condivisione terrena.

Chiunque, inconsapevolmente, fa parte del destino di qualcun altro e prima o poi, in un modo o nell’altro, se ne renderà conto. Immagina: un piccolo fuochino fatuo, così blu e così brillante, è appena nato dall’ultimo respiro di quell’anima arrivata al compimento del proprio cammino. Scrivi di lei, racconta la sua storia, falla vivere.

A Giulio, e alla sua perdita.

Asia D’Arcangelo