C’è una bomba da spostare Sgombero e ritorno in 2 ore

Case Bruciate: alle 9.45 l’ordigno era stato rimosso. Fatto esplodere alle 12.15. Gli artificieri hanno disinnescato quest’anno in provincia 36 cariche esplosive

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La bomba trovata a Case Bruciate non fa più paura. E’ stata fatta esplodere ieri mattina alle 12.15. Lo scoppio sembrava l’effetto della caduta massi in uno stagno. In realtà, l’ordigno aveva in pancia 250 chilogrammi di tritolo che, in caso di esplosione libera, avrebbe fatto danni veri. Eventualità evitata per due motivi: l’ordigno è stato portato dagli artificieri in una ex cava della Pica in via Stroppato e fatta brillare in sicurezza ma ancor prima i 900 residenti di Case Bruciate sono stati sgomberati da protezione civile e forze dell’ordine. Nessuna protesta o sottovalutazione del momento. Le famiglie si sono svegliate all’alba, e dalle 6 in poi, si sono incolonnate verso il centro di Pesaro sapendo di dover rimanere almeno tre o quattro ore fuori casa. Chi è andato al bar, altri alla messa in centro, all’IperRossini che ha aperto prima per l’occasione, qualcuno al mercato di San Decenzio. Una navetta accompagnava le persone che lo desideravano al Vitrifrigo Arena trasformato in sala d’aspetto. Ma lo hanno fatto in pochi. Forse una decina di persone in tutto. C’erano Luciano, Gina, Graziella, Marina, Alessandro. E la Rosy. Si godevano lo spettacolo dell’Arena vuota, "ma almeno l’abbiamo vista per la prima volta" dicevano tra di loro. Erano molto più numerosi i volontari della protezione civile e della croce rossa ad accudirli.

La Prefettura, col capo di gabinetto Antonio Angeloni, ha tenuto i fili di questa giornata fuori dall’ordinario che ha visto mettere insieme esercito, cittadini, polizia, croce rossa e protezione civile. Protagonista assoluto il Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (Bololgna), una ventina di militari specializzati che hanno dapprima rimosso dopo aver "spolettato" labomba e poi fatta brillare in sicurezza. Era stata rinvenuta nell’ottobre scorso a lato della strada Montefeltro dalla ditta incaricata da Autostrade di bonificare quel terreno per realizzare delle opere compensative per il passaggio della terza corsia. Scavando e "saggiando" il terreno, la pala meccanica si è imbattuta in qualcosa di metallico. Guardando meglio, si trattava di una bomba di aereo del peso di 1000 libbre (453 Kg) di fabbricazione Usa. Si trovava a meno di un chilometro da Case Bruciate e ancor più vicina all’autostrada che ieri, dalle 8 fino alle 10, è stata chiusa in tutti e due i sensi di marcia con divieto divieto di sorvolo sopra la zona interessata oltre che la cessazione temporanea dell’erogazione del gas e dell’energia elettrica: "Tutte le tre fasi previste di evacuazione-

despolettamento-brillamento dell’ordigno – scrive la prefettuar – si sono svolte senza incidenti e sono terminate alle ore 12.15. Ringraziamo la popolazione per la collaborazione che ha dimostrato". Secondo il colonnello Salvatore Magazzù, che comandava le operazioni degli artificieri, solo quest’anno l’esercito ha disinnescato nella nostra provincia 36 ordigni bellici mentre sono stati 307 le bombe rimosse e fatte brillare negli ultimi quindici anni. Come a dire, gli effetti della seconda guerra mondiale qui ci sono ancora.

ro.da.